Anche a Natale: l’albero giusto al posto giusto

Diversamente da quanto si pensa comunemente, l’abete di plastica ha un impatto ambientale maggiore degli alberi veri. Ecco qualche consiglio per una giusta scelta e cura.

Anche a Natale: l’albero giusto al posto giusto

21 dicembre 2021 Attualità

Di Eleonora Mariano

Ormai, per questo Natale 2021, chi ha deciso di addobbare la propria casa con un albero ha già preso la propria decisione, scegliendo un albero vero o uno sintetico.  
Come ogni anno sfruttiamo questo momento per riflettere sul vero concetto di sostenibilità, ricordando i motivi per cui un albero vero sia migliore di uno di plastica.
Secondo dati ISPRA, infatti, un albero artificiale di 2 metri ha un'impronta di carbonio pari a circa 40 kg di emissioni di CO2 equivalenti, senza contare che gli alberi finti impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente.    Solo se si usano fino a 8-10 Natali consecutivi, il conto dell’impatto ambientale di un albero finto si pareggia con quello della coltivazione di un albero vero.

Scegliere un abete vero per Natale significa invece mettere in casa una pianta che respira (anche quando recisa), assorbe anidride carbonica e rilascia ossigeno e olii essenziali che purificano l’abitazione e, una volta terminato il suo ciclo vitale, ritorna ad essere sostanza organica. Queste piante possono quindi essere viste come un ingranaggio del motore naturale di filtrazione della Natura, al contrario di prodotti energivori e inquinanti come gli alberi di plastica, metalli e vernici destinati alle discariche.          
 Ricordiamo infatti che la scelta di un abete vero, sia coltivato in vivai specializzati che proveniente da attività di gestione sostenibile delle foreste, consente inoltre di sostenere aziende agricole e forestali che impiegano centinaia di persone in aree montane che hanno la tendenza allo spopolamento e dove il reddito è decisamente inferiore a quello delle zone di pianura; creando una relazione positiva fra città e montagna e prendendo le distanze da sistemi produttivi lontani da noi e incompatibili con l’ambiente.          
Molto importante è anche la provenienza dell’albero: più è vicino il luogo di coltivazione o il bosco dal quale è stato prelevato, minore sarà l’impatto sull’ambiente per il trasporto. 

Come prendersi cura di un abete vero? Consigliamo di sistemarlo in un luogo luminoso, lontano da fonti di calore e allo stesso tempo al riparo da correnti d’aria troppo forti: quindi né accanto al termosifone acceso né alla finestra. Un aspetto importante, specialmente per le piante in vaso, è innaffiare l’albero con regolarità, una volta ogni 1-2 giorni. Un trucco tanto semplice quanto efficace è posizionare dei cubetti di ghiaccio nel vaso dell’albero, così da far rimanere sempre umida la terra nel vaso.  Per la sostenibilità sono da evitare neve sintetica o spray colorati, preferendo per gli addobbi prodotti naturali e portatori di messaggi sociali e personali. 

Cosa fare passate le feste? Gli alberi veri recisi e in vaso che non si vogliono mantenere per gli anni successivi, dovranno poi essere smaltiti in modo corretto, portandoli nelle isole ecologiche: in questo modo saranno trasformati in compost utile alla crescita di nuove piante. Ripiantare gli alberi dei vasi in bosco non è, invece, una scelta corretta. Collocarli in boschi significa creare potenziali problemi ecologici (l’abete non fa parte dei boschi naturali di pianura/collina), di inquinamento genetico (non possiamo conoscere il patrimonio genetico d’origine) o di eventuali patologie trasmesse dalla pianta. Meglio quindi scegliere, ove possibile, il proprio giardino di casa, con l’avvertenza di non posizionarli troppo vicini agli edifici perché gli abeti crescono rapidamente, ma hanno un apparato radicale molto superficiale.

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Referenti PEFC

Eleonora Mariano

Progettazione e comunicazione