Arte per la riforestazione
A Prato un’asta di opere d’arte per una città più “verde”.
Arte per la riforestazione
5 luglio 2022 Natura e Cultura
Di Alessio Mingoli
Tempo d’estate, ormai le nostre città anche a causa del riscaldamento globale sono ogni anno più calde, ed è scientificamente dimostrato che la presenza di aree verdi e vegetazione abbassi la temperatura dell’area circostante. Per questo ma non solo, il progetto di cui vi stiamo per parlare si rivelerà particolarmente utile.
Arte e natura sono da sempre in connessione, la natura è infatti una delle principali sfere di ispirazione per quanto riguarda le opere di qualsiasi tipo. Allo stesso modo l’arte può diventare ossigeno per le foreste: questa è l’idea alla base di Arte per la Riforestazione, nuovo progetto di Associazione Arte Continua che ha visto la sua prima iniziativa di raccolta fondi dal 16 maggio al 13 giugno 2022, con il coinvolgimento di più di 15 importanti artisti internazionali.
Le opere da loro donate sono state protagoniste di un’asta online curata da Pandolfini Casa d’Aste destinata a finanziare un progetto di riforestazione urbana con il supporto del Comune di Prato nell’ambito di Prato Forest City.
L’obiettivo è sostenere concretamente un intervento di riforestazione urbana a Prato, nei quartieri popolari dell’area Tobbiana-Allende. Dicono i fondatori: “L’iniziativa nasce dall'incontro di Associazione Arte Continua di Stefano Mancuso, scienziato di prestigio mondiale, Professore dell'Università di Firenze e co-fondatore di PNAT, e dal bisogno di valorizzare il legame dell'arte come “nutrimento” vitale per tutti noi con quello delle piante generatrici di ossigeno, indispensabile per l'esistenza stessa della vita dell'uomo e del nostro pianeta”. Grazie ai legami consolidati con il sistema dell’arte internazionale che Associazione Arte Continua ha instaurato in oltre 30 anni di attività, sono 36 le opere d’arte che saranno destinate alla campagna di raccolta fondi, generosamente donate da Per Barclay, Massimo Bartolini, Loris Cecchini, Leandro Erlich, Alberto Garutti, Antony Gormley, Carsten Höller, LABINAC (Maria Thereza Alves e Jimmie Durham), Cildo Meireles, Giovanni Ozzola, Mimmo Paladino, Tobias Rehberger, Kiki Smith, Pascale Marthine Tayou, Nari Ward e Sislej Xhafa. I fondi raccolti consentiranno di creare un’area boscata con 300 specie diverse, capaci di fissare insieme 3.000 kg di CO2 all’anno e abbattere le polveri sottili provenienti dall’intenso traffico della zona, offrendo inoltre agli abitanti del quartiere uno spazio verde di relax a contatto con la natura.
Insomma, ancora una volta possiamo osservare il mondo dell’arte a supporto dell’ambiente, nel tentativo di restituire in minima parte l’ispirazione regalata da sempre dal nostro meraviglioso pianeta, un progetto che andrebbe certamente replicato in molte altre città del nostro Paese.