Certificazione PEFC e la Due Diligence

2 ottobre 2012 News 2012

Il 3 marzo 2013 entrerà in vigore il Regolamento (EU) 995/2010, meglio noto come EU Timber Regulation (EUTR), che si applica al legno e a tutti i prodotti da esso derivati, inclusa la carta. Per le aziende che introducono in Europa prodotti a base di fibre di legno, il regolamento vieta l'immissione e il commercio di prodotti di origine illegale e obbliga l'adozione di un sistema interno di “dovuta diligenza” (Due Diligence). L'Unione Europea ha approvato questo regolamento per prevenire il commercio di legname illegale in Europa, attività che è già svolta, su base volontaria, dall’attuazione della certificazione di catena di custodia PEFC. La EU-TR, attraverso il Regolamento di Esecuzione (UE) N. 607/2012 però non qualifica la certificazione PEFC (o ogni altro schema di certificazione forestale) come prova automatica (green lane) di rispondenza ai requisiti della Regolamento 995/2010, ma riconosce le certificazioni volontarie “di parte terza” come una base di partenza per l’implementazione da parte delle aziende di un sistema di DD che garantisca la provenienza legale sia del materiale certificato che del resto delle loro forniture di materia di origine forestale.
Il sistema PEFC ha dal 2010 sviluppato un proprio sistema di DD, interno alla certificazione di catena di custodia, che può essere usato come base per un sistema di Due Diligence in accordo ai requisiti della EU-TR. La certificazione di CoC PEFC è quindi tecnicamente considerata adeguata per minimizzare il rischio di commercializzazione (nel mercato comunitario) di legname e/o prodotti in legno di origine illegale, rischio che, secondo la terminologia utilizzata dalla EU-TR, sarebbe così considerato “trascurabile”. Tale conferma arriverà nei prossimi mesi, quando si conosceranno anche i nomi delle Organizzazioni di Monitoraggio per la verifica della norma in Italia.

Legname di Guerra

Leggi i chiarimenti e le FAQ emesse dal PEFC Internazionale a seguito dell'annuncio che tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato "legname di guerra"