Cinema e ambiente: i vincitori del Green Drop Award 2025
Due film, un progetto internazionale e un impegno concreto per la sostenibilità: il Green Drop Award 2025 premia la creatività e la cooperazione per l’ambiente alla Mostra del Cinema di Venezia.
Cinema e ambiente: i vincitori del Green Drop Award 2025
16 settembre 2025 Natura e Cultura
Di Alessio Mingoli
Come vi avevamo raccontato nel precedente articolo, in occasione dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, PEFC Italia ha sponsorizzato la 14ª edizione del Green Drop Award, contribuendo alla riflessione sul ruolo del legno certificato e della sostenibilità nelle produzioni cinematografiche.
Ora, a pochi giorni dalla presentazione del report “Il valore del legno nell’industria cinematografica”, torniamo a parlarne per raccontare i vincitori del premio 2025:
due film vincitori ex aequo che affrontano il tema ambientale da prospettive opposte ma complementari, e un progetto internazionale che dimostra come la cooperazione possa generare soluzioni concrete per affrontare le crisi ecologiche più gravi.
Ex aequo per due visioni sull’ecologia
Il premio principale, una goccia in vetro di Murano soffiata dal maestro Simone Cenedese e contenente la terra del Lago d’Aral, è stato assegnato ex aequo a due opere internazionali che raccontano in modo potente e differente la complessità della crisi ambientale:
- "Bugonia" di Yorgos Lanthimos (Grecia), che con feroce ironia e una critica impietosa esplora il rapporto distorto tra umanità, tecnologia e degrado ambientale.
- "Silent Friend" di Ildikó Enyedi (Ungheria), che indaga con delicatezza la relazione tra uomo e natura, riflettendo sul tempo e sull’intelligenza del mondo vegetale.
Due approcci opposti, ma complementari, che confermano come il cinema sia sempre più capace di restituire la profondità delle questioni ambientali.
Accanto ai premi ai film in concorso, una “goccia blu” è stata consegnata come riconoscimento speciale al progetto di cooperazione sul Lago d’Aral, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e la società pubblica SOGESID.
Il riconoscimento, ritirato dal Viceministro Edmondo Cirielli, celebra un’iniziativa che affronta una delle catastrofi ambientali più gravi del secolo scorso: la progressiva desertificazione del Lago d’Aral in Asia Centrale, prosciugato per il 90% nel giro di sessant’anni a causa di un uso intensivo e insostenibile delle risorse idriche.
Il Green Drop Award, giunto alla quattordicesima edizione, conferma il suo ruolo come osservatorio privilegiato tra cinema, cultura e sostenibilità. In giuria anche Ana Belén Noriega Bravo, CEO di PEFC Spagna, a testimonianza della visione internazionale condivisa dai partner del premio.
“Il cinema può farci ridere, commuovere, riflettere. Con il Green Drop vogliamo premiare le opere che ci aiutano a ripensare il nostro rapporto con la natura e con gli altri esseri umani”, ha ricordato Marco Gisotti, direttore del premio.
Dopo aver presentato nei giorni scorsi il report “Il valore del legno nell’industria cinematografica”, PEFC ribadisce il proprio impegno per una filiera culturale più sostenibile, che valorizzi l’artigianato, promuova l’uso di materiali certificati e trasformi i set in laboratori di innovazione ambientale.
Anche attraverso iniziative come il Green Drop Award, la cultura può essere alleata preziosa nella costruzione di un futuro più responsabile e consapevole.