Estate e incendi. Nelle foreste gestite i danni da fuoco si riducono al 50%

Studi e approfondimenti dimostrano come i boschi certificati per la gestione forestale sostenibile hanno una probabilità di essere interessati da incendi in misura fino a 9 volte inferiore rispetto a quelli non certificati.

Estate e incendi. Nelle foreste gestite i danni da fuoco si riducono al 50%

7 agosto 2024 Attualità

Di Luca Rossi 

In un territorio ricco di foreste come quello italiano il rischio incendi è reale durante quasi tutto l’anno, ma è nel periodo estivo che aumenta sensibilmente.

Secondo le stime di ISPRA, durante la scorsa stagione degli incendi (dal 15 giugno al 15 settembre 2023) sono stati danneggiati quasi 75.000 ettari di territorio, di cui quasi 11.000 coperti da ecosistemi forestali.

In questo contesto PEFC Italia ribadisce come gestione attiva, monitoraggio, prevenzione e consapevolezza siano le migliori strategie da adottare per la protezione delle aree forestali. I danni provocati dagli incendi possono infatti diminuire del 50% nelle aree gestite e – secondo un’analisi del PEFC relativa agli incendi del 2017 – i boschi certificati per la gestione forestale sostenibile hanno una probabilità di essere interessati da incendi in misura fino a 9 volte inferiore rispetto a quelli non certificati.

I dati tengono conto di quanto emerso dallo studio “Una governance attiva delle aree agro-pastorali, forestali e protette mitiga gli impatti degli incendi boschivi in Italia”, coordinato dal prof. Davide Ascoli dell’Università degli studi di Torino firmato dai principali attori del settore tra cui Antonio Brunori, Segretario generale PEFC Italia. Prendendo in analisi proprio il territorio italiano si è osservato come lo sviluppo rurale, le attività agro-pastorali, la gestione forestale sostenibile e la natura attiva siano correlate agli impatti degli incendi.

Sono 48.953 gli eventi di incendio sul territorio italiano analizzati, per un totale di 999.482 ettari di area bruciata nel periodo di studio tra il 2007 e il 2017. I risultati suggeriscono che la governance attiva del territorio – a partire dalle politiche previste dal Programma di Sviluppo Rurale, passando per le certificazioni forestali, fino ai programmi di conservazione della biodiversità come previsto ad esempio nel Programma Life – ha contribuito a costruire negli ultimi decenni in Italia paesaggi resistenti e resilienti agli incendi.

Il cambiamento climatico che sta interessando in maniera complessa e drammatica il Pianeta è purtroppo sempre più spesso causa o concausa di incendi difficilmente controllabili e disastrosi, ed è evidente come siano necessarie attività che aiutino a regolare e contenere le perdite di servizi ecosistemici e di copertura forestale”, spiega Marco Bussone, Presidente PEFC Italia. “In Italia, la disattenzione per il patrimonio boschivo e pascolivo ci ha indebolito, lasciando moltissimi ettari di foresta abbandonati ad uno stato selvaggio e rischioso. È urgente intervenire: dei 100 milioni di euro di risorse stanziate dal Decreto incendi nel settembre 2021, il Ministero della Coesione ai Territori deve ancora ripartire circa 40 milioni. Queste risorse – conclude Bussone – sono più che necessarie, perché devono essere spese per la prevenzione con investimenti mirati in attività sui territori e dentro i boschi stessi”.

I dati raccolti e analizzati nello studio non fanno che confermare in maniera decisa come le strategie europee del Green Deal siano l’unica strada da percorrere”, spiega Antonio Brunori. “Ci troviamo a un punto cruciale, dove risulta urgente l’adozione di un sistema di governance che riconosca il ruolo chiave della gestione del territorio per garantire la protezione civile e la conservazione degli ecosistemi in presenza di cambiamenti climatici e di uso del suolo”.

Legname di Guerra

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Referenti PEFC

Luca Rossi

Redazione Eco delle Foreste