Gli investimenti nazionali per il verde urbano. Quanti, dove e quando

Aree metropolitane protagoniste dei finanziamenti per l’impianto di nuove alberature in ambito urbano, un contesto fortemente antropizzato il cui equilibrio biologico ed ecosistemico va monitorato e salvaguardato.

Gli investimenti nazionali per il verde urbano. Quanti, dove e quando

3 dicembre 2020 Attualità

Di Luca Rossi   

“È stato approvato in Conferenza unificata il decreto attuativo della legge Clima che regola le modalità per la progettazione degli interventi e il riparto delle risorse per i finanziamenti del programma sperimentale per la creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane.”

Questo è quanto recita il comunicato stampa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 12 ottobre scorso, che annuncia l’inserimento in Gazzetta Ufficiale del Decreto 9 ottobre 2020.

Si tratta di un finanziamento di 30 milioni di euro per il biennio 2020-2021 destinato alle aree metropolitane individuate sulla base dei livelli di qualità dell’aria delle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria, relative al superamento del limite giornaliero di PM10. Ogni progetto presentato dalle Città metropolitane vedrà un limite di finanziamento massimo di 500mila euro, e requisito fondamentale per il rilascio sarà il piano di manutenzione del verde per un periodo minimo di sette anni con prevista eventuale sostituzione delle piante non attecchite.

A più riprese il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa rivolge l’invito alle pubbliche amministrazioni a partecipare a questi bandi; lo ha fatto l’11 novembre partecipando in diretta Facebook all’iniziativa del M5S “Alberi per il futuro 2020, in casa e in città ambiente e salute mettono radici”, iniziativa che negli ultimi cinque anni ha interessato 250 comuni per 57mila alberi piantati; lo ha fatto il 19 novembre in occasione del 3° Forum Nazionale di Legambiente sulla Bioeconomia delle Foreste “Conservare, Ricostruire, Rigenerare”, organizzato in collaborazione con PEFC Italia.

Ancora, il ministro è tornato sull’argomento durante la VI Edizione degli Stati Generali del Verde Urbano tenutasi in modalità streaming il 23 novembre scorso e disponibile integralmente al link https://www.youtube.com/watch?v=LOKQGHRQMZw. In questa sede si è anche parlato dell’origine dei 30 milioni messi in campo dallo stato, i quali derivano dai proventi delle aste sulle quote di emissioni ETS (Emission Trading Scheme), il sistema di scambio di quote di emissioni di gas climalteranti dell’Unione Europea.

Che si arrivi a 50, come prospettato dal ministro, o anche già a 10, a 20, milioni di alberi che verranno messi a dimora in ambiente urbano, ciò che conta veramente è che vengano inserite le specie giuste, in modo corretto, nei luoghi giusti, da progettisti e operatori dotati di competenza e professionalità. 

PEFC Italia, anche attraverso la promozione di "Alberitalia", si sta muovendo nella direzione della diffusione di pratiche corrette e sostenibili di gestione del verde cittadino investendo nella realizzazione dello Standard di gestione sostenibile del Verde Urbano.

Photo byMarek BukovanonUnsplash

Legname di Guerra

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Referenti PEFC

Luca Rossi

Redazione Eco delle Foreste