“Hm52 - Abitazioni Ecologiche” realizza hotel d’alta gamma con legno PEFC da schianti Vaia
3 settembre 2019 News 2019
Di Luca Rossi
La realizzazione dell’hotel “Ca’ Apollonio Heritage SPA & Nature” a Romano d’Ezzelino (VI) sarà effettuata con legno di abete rosso certificato PEFC proveniente da schianti della tempesta Vaia dell’ottobre 2018 sull’Altopiano di Asiago.
L’impresa costruttrice, Hm52 - Abitazioni Ecologiche di Cassola (VI), ha dichiarato che “l’area wellness, la cui l’edificazione è calendarizzata per il mese di novembre 2019, fa parte di un intervento di pregio che ben si sposa con la filosofia di recupero degli schianti Vaia, e che ha comportato l’acquisto di 180 metri cubi di legname”.
Il progetto “Ca’ Apollonio” è nato nel 2015 da un obiettivo ambizioso: i nuovi proprietari della storica dimora, Casa Apollonio a Romano d’Ezzelino, la stanno trasformando in una struttura ricettiva di alta gamma, intimamente legata alle origini funzionali dell’edificio e al territorio di appartenenza. Alla base dell’operazione c’è tuttavia un’idea semplice e al contempo affascinante, ovvero quella di offrire ai futuri ospiti un’esperienza di vita in un contesto agricolo che recupera saperi antichi ma impiega anche tecnologie all’avanguardia, per produrre ortofrutta, olive, cereali e uve guardando alla permacultura nel rispetto dell’ambiente e delle persone.
Di origine cinquecentesca, la villa storica ha ispirato il progetto di ristrutturazione e restauro, che intende richiamare le severe ed essenziali linee esterne di una residenza nata per la conduzione agricola dei fondi coniugandole con atmosfere e ambientazioni di fascino contemporaneo.
Partecipando con la fornitura e la posa di tutte le strutture in legno, Hm52, le cui opere sono certificate da CasaClima e da PassivHaus, concorre alla realizzazione del più importante complesso ricettivo vitivinicolo del bassanese, composto da una parte dalle strutture ricettive in corso di realizzazione, pensate per un’accoglienza esclusiva, dall’altra dall’azienda agricola vitivinicola che ha già impiantato sei ettari di vigneti resistenti PIWI (PilzWiderständsfahige). Il tutto è improntato secondo avanzati princìpi di sostenibilità ambientale grazie alla visione dell’imprenditrice Maria Pia Viaro Vallotto e all’esperienza progettuale dell’architetto Massimo Vallotto, da sempre impegnato in progetti edili e urbanistici Green e promotore con Roberto Astuni e Andrea Cunico Jegary del marchio d’area “Territori del Brenta”.