I protagonisti del Premio Comunità Forestali Sostenibili: Braga Spa
Un appuntamento fisso in ogni newsletter PEFC per osservare da vicino i partecipanti e le buone pratiche protagonisti dell’edizione 2022: in questo numero parliamo di Braga S.p.a., premiata per la "categoria Filiera".
I protagonisti del Premio Comunità Forestali Sostenibili: Braga Spa
3 aprile 2023 Mondo PEFC
Di Luca Rossi
Proseguiamo con lo spazio di approfondimento sulla conoscenza delle “Comunità Forestali Sostenibili” del Premio indetto ogni due anni da PEFC Italia e Legambiente. Un appuntamento fisso in ogni newsletter PEFC per osservare da vicino i partecipanti e le buone pratiche che sono stati protagonisti dell’edizione 2022.
Continuiamo con Braga S.p.a., per la categoria Filiera.
Di cosa si occupa l’organizzazione?
Braga S.p.A. è dal 1974 azienda impegnata nella produzione di porte in legno per interni e fulcro di un gruppo di aziende che formano una struttura integrata e ricoprono l’intera filiera produttiva. Ogni prodotto finito deriva infatti dai boschi di proprietà e dalla lavorazione dei tronchi. Il cuore della struttura è sempre rimasto in Italia nella sede di Casalmaggiore (CR) dove si effettuano le fasi principali del ciclo lavorativo per la produzione di porte interne e componenti. Dalla fine degli anni 90 la fase primaria di segheria (produzione dei supporti in legno listellare) viene effettuata in Slovacchia e Polonia per la facile reperibilità e l’ampia disponibilità della materia prima. Nell’unità produttiva di Brugnera (PN), integrata dal 2008 a seguito dell’acquisizione di un competitor, vengono realizzati particolari tipologie di profili in legno.
Sempre in Italia, dal 2015, a Breda di Piave (TV), sono progettate e realizzate architetture d’interno chiavi in mano (contract), mentre dal 2018, a Scandolara Ravara (CR) vengono prodotte casseforme in legno per calcestruzzo.
Qual è l’attività presentata per il concorso?
Il focus del progetto è la Società Agricola Campomo s.s del Gruppo Braga, che si occupa di selvicoltura ed è proprietaria di un complesso boschivo ubicato in tre Tenute territorialmente separate, ricadenti a cavallo tra le Province di Prato, Firenze e Bologna. Complessivamente la certificazione riguarda 861,88 ha e comprende boschi sia di origine artificiale che naturale. In particolare, i boschi della Società Agricola Campomo, azienda del Gruppo Braga, sono dal 2016 certificati sia FSC® sia PEFC, rispettando dunque i requisiti ambientali e sociali e impegnandosi a mantenere la loro biodiversità e vitalità.
La composizione specifica vede la prevalenza di impianti di douglasia (Pseudotsuga menziesii), seguiti in misura minore da impianti di abete rosso (Picea abies), pino nero (Pinus nigra) e abete bianco (Abies alba). Spontanei si hanno faggete e castagneti.
Gli impianti di conifere furono effettuati su superfici precedentemente destinate ad uso agro-zootecnico e su cedui di latifoglie (faggio, cerro, castagno). Furono lasciate fasce di latifoglie dove erano presenti le formazioni di ceduo per interrompere la continuità del soprassuolo e proteggere le giovani piante dal vento. Ad oggi sono sempre presenti le fasce non più a ceduo ma convertite ad alto fusto per cui hanno assunto il governo a fustaia transitoria, ma non sono rari, in particolar modo su versanti acclivi, boschi mantenuti a ceduo a sterzo, antica forma di governo che preserva il territorio da danni idrogeologici.
Oggi il territorio ha vocazione prevalentemente selvicolturale, in cui vengono effettuati tagli pianificati secondo normativa regionale e nazionale, secondo le buone pratiche di rinnovazione naturale e artificiale, seguendo anche i concetti di perpetuazione del bosco nel rispetto del suo ecosistema connesso. Nella gestione dei propri popolamenti forestali, la Società Agricola Campomo è anche attenta sia alle condizioni del soprassuolo, ma anche dell’intera biocenosi forestale, relativa agli aspetti legati alla fauna, alla flora protetta o a quella di pregio floristico, senza compromettere le aree di naturale diffusione di determinate specie e mirando a un aumento complessivo della biodiversità.
La Società si impegna anche alla costruzione e al mantenimento delle infrastrutture in modo tale da assicurare l’efficiente distribuzione di beni e servizi, rendendoli accessibili a residenti, lavoratori e turisti.
Quali sono i punti di forza del progetto?
Il punto di forza e ciò che rende il Gruppo Braga una grande realtà aziendale e una struttura consolidata è quello di essere uno dei pochi ad avere un processo produttivo che inizia dai boschi di proprietà, dalla coltivazione della foresta alla lavorazione dei tronchi e che termina con il prodotto finito. I boschi certificati della Società Agricola Campomo hanno un ruolo fondamentale all’interno del processo produttivo del Gruppo, in quanto la douglasia certificata viene utilizzata per la produzione di casseri destinati all’edilizia, contribuendo in tal modo alla costruzione di edifici ecosostenibili. Dalla lavorazione del tronco di douglasia si ottengono corteccia e cippato che, con alto valore ecologico, vengono utilizzati come biomasse per la produzione di calore pulito. Sempre con lo stesso legname, Braga crea i propri pallet per il trasporto della merce aumentando il valore ecologico delle spedizioni, produce un elemento strutturale della porta e utilizza la douglasia per produrre il pellet.
Ascolta la voce dei protagonisti di Braga S.p.a. in questo breve videoclip