Il legno di Vaia nella “Nave” rovesciata di Mario Botta
Mario Botta ispirato dal legno di Vaia realizza la sua ultima opera.
Il legno di Vaia nella “Nave” rovesciata di Mario Botta
17 gennaio 2023 Natura e Cultura
Di Alessio Mingoli
A Mendrisio in Svizzera, all’interno di un centro commerciale, il Foxtown Factory Store, è stata da poco inaugurata ufficialmente la nuova ala curata dallo studio dell’archi-star Mario Botta. Grande la soddisfazione per la ditta certificata PEFC Xlam Dolomiti di Castelnuovo in Valsugana che in particolare ha curato la realizzazione della nave rovesciata, ambizioso progetto architettonico di Botta, da realizzare come allestimento all’interno della passerella che collega il nuovo edificio con la fermata del treno. 250 metri cubi di legname proveniente da circa 100 tra i milioni di alberi abbattuti dalla tempesta Vaia. Botta parlando della sua opera spiega: “L’idea della chiglia di questa nave rovesciata è nata dagli alberi stessi, toccando l’immaginario collettivo. Abbiamo ridisegnato uno spazio che prima non c’era, e la profondità di questa prospettiva fa si che si entri in una realtà nuova, una realtà di commercio un po’ inedita dal fondamento etico di riuso degli alberi riscattati attraverso il lavoro dell’uomo”.
Una sfida insolita per una delle più grandi aziende trentine della carpenteria in legno, che coniuga arte e ingegneria come spiega infatti il presidente di Xlam Albino Angeli: “l’architetto Botta ci ha inviato dei progetti che inizialmente ci sembravano quasi irrealizzabili, con delle forme molto particolari e quindi riuscire poi ad ingegnerizzarli, prefabbricarli ed assemblarli è stata senza dubbio un’esperienza molto positiva”. Xlam ha infatti curato sia la produzione delle varie parti, che l’assemblaggio in loco dell’opera. Sei mesi di lavoro coniugando il lavoro di carpentieri abituati alle grandi strutture e falegnami specializzati nella rifinitura di dettaglio.
Botta si è detto particolarmente stimolato proprio dalla possibilità di realizzare un opera con un materiale che già di per se sarebbe riciclabile, ma che in questo caso era a terra, disponibile, e sarebbe andato perso in breve tempo se non recuperato.
Ancora una volta siamo felici di constatare come il tragico evento di Vaia possa divenire un’opportunità per creare arte, bellezza, lavoro e possa fungere da stimolo anche per grandi nomi dell’architettura, dell’arte e della cultura.