Il legno protagonista all’Expo 2025 di Osaka: Dal Grand Ring al Padiglione Italia

Expo 2025 Osaka celebra il legno come materiale del futuro. Il Padiglione Italia e PEFC portano in scena l’architettura sostenibile e la forza della certificazione forestale.

Il legno protagonista all’Expo 2025 di Osaka: Dal Grand Ring al Padiglione Italia

6 novembre 2025 Natura e Cultura

Di Alessio Mingoli

All’Expo 2025 di Osaka il legno è stato il grande protagonista. Dal 13 aprile al 13 ottobre 2025, l’Esposizione Universale giapponese ha celebrato il materiale naturale per eccellenza, simbolo di sostenibilità, innovazione e circolarità. Non una semplice scelta estetica, ma un messaggio globale: il futuro della costruzione passa attraverso l’uso consapevole delle risorse rinnovabili, capaci di coniugare tecnologia, cultura e tutela dell’ambiente.

Il Grand Ring: l’anello che unisce il mondo
Cuore pulsante dell’Expo era Yumeshima, l’isola artificiale nella baia di Osaka, interamente trasformata per ospitare l’evento. Collegata alla città da nuove linee ferroviarie e metropolitane, l’isola si estende per oltre 1,5 chilometri quadrati, con sessanta padiglioni al centro, spazi verdi a ovest e zone d’acqua a sud.

In questo scenario sorge il simbolo dell’Esposizione: The Grand Roof-Ring, o semplicemente Grand Ring, l’imponente passerella circolare progettata dall’architetto Sou Fujimoto. La sua forma ad anello esprime la filosofia di Expo 2025 – “Uniti nella diversità” – e rappresenta un legame ideale tra natura, innovazione e collaborazione tra i popoli.

La struttura, lunga due chilometri di circonferenza e con un diametro interno di circa 615 metri, raggiunge un’altezza di 17 metri all’esterno e 12 all’interno. Realizzata con oltre 27.000 metri cubi di legno, di cui 7.000 certificati PEFC e 4.500 provenienti dalla regione di Fukushima, è entrata nel Guinness World Records come la più grande costruzione in legno mai realizzata.

Un vero capolavoro di ingegneria modulare, pensato per essere smontato e riutilizzato al termine dell’Esposizione, il Grand Ring combina sapientemente tecniche tradizionali e moderne. Tra queste spiccano i giunti “Nuki”, tipici dei templi giapponesi, che consentono l’incastro tra travi e pilastri senza l’uso di chiodi o colle: un omaggio alla sapienza costruttiva giapponese applicata a un’opera di scala mondiale.

Oltre a fungere da passeggiata panoramica e copertura protettiva per i visitatori, il Ring si distingue per l’equilibrio estetico e funzionale della sua struttura lignea a vista, accessibile e armoniosa. 

Spazio al verde e alle “foreste” dell’Expo
L’Expo 2025 non è solo architettura in legno: l’intero sito è attraversato da una rete diffusa di spazi verdi e giardini. Lungo il perimetro superiore del Ring si alternano piante fiorite e aree ornamentali, mentre tra i padiglioni sorgono giardini tematici e installazioni naturali che creano continuità con il paesaggio.

Al centro dell’isola si trova la Foresta della Tranquillità (Forest of Tranquility), un’oasi ecologica composta da oltre 1.500 alberi trapiantati dal Parco Commemorativo dell’Expo 1970 e da altre zone del Giappone. Questo spazio verde invita alla riflessione e al riposo, in un percorso immersivo tra stagni, alberi e opere d’arte pubblica. Tra queste spiccano la poetica Cloud Piece di Yoko Ono, Infinite Garden – The Joy of Diversity di Leandro Erlich e Hidden Plant Community di Stefano Mancuso e PNAT, installazioni che esplorano il dialogo tra natura, arte e biodiversità.

Tra le iniziative più suggestive si inserisce anche la Forest of Civilizations, curata dalla società ceca Subfossil Oak. L’installazione utilizza 133 tronchi di querce subfossili, risalenti a oltre 6.500 anni fa, ritrovati nel nord della Moravia, come simbolo della memoria del pianeta. Ogni tronco rappresenta una nazione partecipante e racconta, attraverso i propri anelli di crescita, la lunga storia dell’evoluzione della Terra e dell’umanità.

Grazie a questi elementi naturali e simbolici, l’Expo di Osaka si presenta come un luogo dove legno, paesaggio e cultura si intrecciano, offrendo ai visitatori un’esperienza che unisce architettura, natura e spiritualità.

Il Padiglione Italia: l’eccellenza del legno certificato
Tra le strutture più virtuose dell’Esposizione spicca il Padiglione Italia, progettato dallo Studio MCA – Mario Cucinella Architects. Con oltre l’85% dei suoi 742 metri cubi di legno certificato PEFC, rappresenta una delle costruzioni più sostenibili di Expo 2025.

Il progetto, che si estende su 3.000 metri quadrati per un’altezza di circa 9 metri, interpreta il tema “L’Arte Rigenera la Vita”, evocando l’idea rinascimentale della “Città Ideale” e valorizzando le eccellenze artistiche, tecnologiche e scientifiche del nostro Paese.
La sostenibilità è il filo conduttore dell’intero concept: il legno impiegato – tra cui 529,5 mc di travi lamellari in pino e abete rosso, 102,3 mc di pannelli CLT e 110,7 mc di compensato – proviene da filiere locali o certificate, garantendo tracciabilità e gestione responsabile delle foreste d’origine.

Come ha sottolineato Marco Bussone, Presidente di PEFC Italia, “Il Padiglione Italia rappresenta il punto di incontro tra innovazione architettonica e sostenibilità ambientale, esaltando l’eccellenza del design italiano attraverso l’utilizzo di legno proveniente da filiere certificate, simbolo di una gestione responsabile delle risorse forestali.”

L’aspetto più innovativo del Padiglione Italia è la sua seconda vita: al termine dell’Expo, ogni elemento sarà smontato e riutilizzato per la costruzione di nuove abitazioni ad alta efficienza energetica in Giappone. Un esempio concreto di economia circolare, dove il legno certificato non solo riduce l’impatto ambientale, ma continua a svolgere un ruolo attivo nel contrasto ai cambiamenti climatici, immagazzinando carbonio e generando valore nel tempo. 

Un accordo globale per la certificazione forestale
Durante l’Esposizione, PEFC Italia ha inoltre sottoscritto una dichiarazione congiunta internazionale insieme a PEFC International e ai programmi nazionali di diversi Paesi – tra cui Giappone, Austria, Spagna, Indonesia, Thailandia e Danimarca – con il supporto della Forestry Agency del Governo Giapponese.
L’obiettivo condiviso è ambizioso: ampliare la superficie delle foreste certificate PEFC nel mondo, promuovere l’uso di prodotti legnosi tracciabili e sostenibili, e rafforzare la consapevolezza globale sul valore della certificazione forestale come strumento chiave per la tutela del pianeta.

Come ha ricordato Antonio Brunori, Segretario Generale di PEFC Italia, “Impiegare legno certificato significa garantire una gestione responsabile delle risorse forestali, tutelare la biodiversità e sostenere le comunità locali. Ogni scelta in questa direzione contribuisce alla costruzione di un futuro più equilibrato e sostenibile.” 

Il legno, simbolo di un futuro condiviso
L’Expo 2025 di Osaka si afferma come una straordinaria vetrina globale della sostenibilità, dove il legno non è solo materiale costruttivo, ma linguaggio comune tra architettura, innovazione e rispetto per l’ambiente.

 Dal maestoso Grand Ring al Padiglione Italia, il legno certificato PEFC racconta una storia di responsabilità, bellezza e collaborazione internazionale — la prova concreta che costruire con rispetto per le foreste significa costruire un futuro migliore per tutti.

Legname di Guerra

Leggi i chiarimenti e le FAQ emesse dal PEFC Internazionale a seguito dell'annuncio che tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato "legname di guerra"

Referenti PEFC

Alessio Mingoli

Redazione Eco delle Foreste