La consultazione pubblica degli Standard del PEFC Italia aperta anche per l’arboricoltura da legno

16 giugno 2015 News 2015

Con la formalizzazione della versione dello standard di Gestione Sostenibile dell’arboricoltura da legno (ITA 1004-1 e allegate norme tecniche) prosegue la fase in cui sono richiesti commenti e integrazioni da apportare ai documenti disponibili nel sito del PEFC Italia. Chiunque potrà partecipare liberamente con un proprio contributo, entro il 2 di agosto. Al link di seguito si trovano i documenti finora sviluppati http://www.pefc.it/documenti/forum-gestione-forestale-sostenibile-2015
Il processo di revisione dello standard di GFS del PEFC Italia e le regole del Gruppo di Lavoro sono presenti all’Appendice 1 del documento ITA 1000 – www.pefc.it/images/stories/Documents/ITA1000_2013_Def.pdf).
Ricordiamo che l’Assemblea del PEFC Italia del 9 maggio 2014 ha ufficialmente dato inizio ai lavori di revisione degli standard di gestione forestale sostenibile e gestione sostenibile della pioppicoltura, delegando il Consiglio d’Amministrazione ad occuparsi della revisione che ogni cinque anni interessa il sistema PEFC, affidando a Federforeste e a PEFC Italia la guida del processo di questa 3a revisione. Il processo di revisione si concluderà nell’agosto del 2015 e le tappe di riconoscimento internazionale del processo italiano proseguiranno nei mesi successivi con lo studio, da parte di revisori esterni indipendenti, del suo allineamento ai requisiti internazionali. In seguito un gruppo di esperti del PEFC Council ne valuteranno la conformità e infine ci sarà il voto di approvazione o rifiuto dei membri dell’assemblea del PEFC Council (39 sistemi nazionali e 21 membri dell’International Stakeholder Members).
Per partecipare al processo in corso, contattare la Segreteria del PEFC Italia o collegarsi al sito: http://www.pefc.it/documenti/forum-gestione-forestale-sostenibile-2015

Legname di Guerra

Leggi i chiarimenti e le FAQ emesse dal PEFC Internazionale a seguito dell'annuncio che tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato "legname di guerra"