La filiera del legno in Piemonte: tra sfide e opportunità per un futuro sostenibile
Un evento a Caselle Torinese ha messo a confronto esperti e istituzioni sulle sfide e opportunità della filiera legno in Piemonte. Dalla certificazione alla gestione sostenibile, un percorso necessario per valorizzare le risorse forestali italiane e ridurre la dipendenza dalle importazioni.
La filiera del legno in Piemonte: tra sfide e opportunità per un futuro sostenibile
19 marzo 2025 Eventi
Di Luca Rossi
Il legno italiano può essere un grande alleato dell’ambiente, ma per sfruttarne appieno il potenziale servono una gestione più efficiente delle foreste e una maggiore valorizzazione della filiera. Questo è stato il tema centrale dell’incontro del 7 marzo 2025 a Caselle Torinese (TO), organizzato da Conlegno presso "Il Fai da Te Guercio". L’evento ha offerto un confronto tra esperti del settore, rappresentanti istituzionali e operatori economici per analizzare le prospettive future della filiera legno in Italia, le criticità attuali e le possibili strategie di miglioramento.
L’Italia possiede circa 12 milioni di ettari di foreste, una risorsa straordinaria per la transizione ecologica. Tuttavia, il nostro Paese importa ancora grandi quantitativi di legname dall’estero, con costi economici ed ecologici rilevanti. Una gestione sostenibile e certificata delle foreste è essenziale per rendere il settore più competitivo, migliorare la sicurezza idrogeologica e contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico.
L’incontro, moderato da Sebastiano Cerullo, ha visto la partecipazione di figure di spicco del settore, tra cui Marco Bussone (PEFC Italia), Roberto Colombero (Uncem Piemonte), Nicola Semeraro (Rilegno) e Davide Benedetto (Associazione Legno dell’Unione Industriale di Torino). I loro interventi hanno sottolineato il valore della certificazione forestale come strumento per garantire tracciabilità e sostenibilità, migliorando al contempo la competitività delle imprese italiane sul mercato internazionale.
Un focus dell’evento è stato il mercato globale del legno, analizzato da Robert Giugni (Gruppo Pfeifer), che ha evidenziato le difficoltà di approvvigionamento e la crescente richiesta di legname certificato. Per rispondere a queste sfide, l’Italia deve ottimizzare l’uso delle proprie risorse forestali, incentivando il taglio e la lavorazione del legno nazionale con politiche mirate e investimenti tecnologici. Enrico Gallo e Marco Corgnati, della Regione Piemonte, hanno illustrato le iniziative locali a supporto della filiera, tra cui il rafforzamento delle reti di impresa, la promozione della certificazione e lo sviluppo di progetti di filiera corta per valorizzare il legno a chilometro zero.
Marco Bussone ha presentato l’evoluzione del progetto Cluster Legno, che mira a creare sinergie tra imprese, istituzioni e centri di ricerca per sviluppare strategie comuni e rafforzare la competitività della filiera. Tra gli interventi di rilievo, Corrado Cremonini (Università di Torino, DISAFA) ha illustrato i progressi nello studio delle tecnologie di essiccazione del legno, un processo cruciale per migliorare qualità e sostenibilità del prodotto finale.
L’evento si è concluso con una tavola rotonda sulla disponibilità futura di legno in Italia e sulle strategie per garantirne un uso sostenibile. La gestione forestale ha implicazioni ampie, dalla tutela ambientale alla lotta ai cambiamenti climatici. Promuovere la certificazione, investire in innovazione e creare politiche di supporto alla filiera sono passi fondamentali per valorizzare il legno italiano e coniugare economia e sostenibilità.
L’incontro di Caselle Torinese ha confermato che il settore ha le potenzialità per diventare un pilastro dell’economia circolare. Tuttavia, per realizzare questo obiettivo, è indispensabile un impegno congiunto tra istituzioni, imprese e cittadini, affinché la gestione delle foreste italiane possa diventare un modello di sostenibilità e innovazione a livello internazionale.