La Tenuta Presidenziale di Castelporziano certificata PEFC per la Gestione Forestale Sostenibile

Alle porte di Roma quasi 5.000 ettari di boschi ricchi di biodiversità vantano, oltre al titolo di Riserva Naturale dello Stato, la conformità allo standard di Gestione Forestale Sostenibile PEFC.

La Tenuta Presidenziale di Castelporziano certificata PEFC per la Gestione Forestale Sostenibile

19 novembre 2021 Gestione Forestale Sostenibile

Di Luca Rossi   

A metà strada tra il lido di Ostia e la Capitale, pochi chilometri fuori dal Grande Raccordo Anulare, un’area boscata dell’estensione di oltre 6.000 ettari contorna quella che, insieme al Quirinale a Roma e a Villa Rosebery a Napoli, funge da residenza istituzionale del Presidente della Repubblica, prendendo il nome di Tenuta Presidenziale di Castelporziano.

A dicembre dello scorso anno i boschi di leccio, farnia, cerro, farnetto, sughera, pino domestico, carpino orientale, carpino bianco, e ginepro, hanno ottenuto, rilasciata dall’ente di terza parte CSI, la certificazione di Gestione Forestale Sostenibile a marchio PEFC, andando così a rappresentare la prima realtà laziale ad ottenere tale certificazione in tutta la regione. Nel corso del 2021 anche altri tre certificati sono stati rilasciati ad altrettanti proprietari forestali, il Comune di Lariano, il Gruppo Monti Cimini ed altri comprensori forestali del Lazio, e Leoni Fausto, portando così a quattro il numero complessivo delle GFS laziali. Un trend in crescita per la regione del centro-sud, che va a sostenere e confermare i buoni numeri già raggiunti dalla certificazione di Catena di Custodia, che conta 44 aziende certificate.

Ricordando che la certificazione GFS fornisce la garanzia che i boschi vengano gestiti in linea con stringenti requisiti ambientali, sociali ed economici, Castelporziano è anche in dirittura d’arrivo nell’ottenimento della certificazione, sempre a marchio PEFC, dei Servizi Ecosistemici (biodiversità, stoccaggio di carbonio, servizi turistico-ricreativi, etc…) che garantisce alla collettività.

Degli oltre 6.000 ettari della Tenuta, caratterizzati da un alto livello di biodiversità e già riconosciuti Riserva Naturale dello Stato nel 1999, circa 4.950 si vanno ad aggiungere agli 884mila ettari di superficie certificata in 13 regioni italiane con lo standard PEFC. L’oasi è scrigno di delicati ecosistemi forestali ricchi di flora (circa 1.000 specie) e fauna (oltre 3.000 specie), e nel 2018 è entrata a far parte della rete europea “Natura 2000” grazie alla presenza di due aree ZSC (Zone Speciali di Conservazione) quali la duna antica e il querceto igrofilo, ed una ZPS (Zona di Protezione Speciale) per la protezione di uccelli migratori, stanziali e svernanti.

“In questo tempo in cui il mondo riconosce il ruolo di foreste sane nella mitigazione dei cambiamenti climatici - dichiara Giulia Bonella, Direttrice della Tenuta - Castelporziano ha voluto aderire agli impegni globali anche tramite l’ottenimento della certificazione di gestione forestale sostenibile, con attenzione specifica ai servizi ecosistemici associati alla tutela della biodiversità, alla fruizione turistico-ricreativa e allo stoccaggio del carbonio.”

Già da vent’anni la Tenuta vanta l’attivazione di politiche di monitoraggio ambientale e di rilevazione di agenti inquinanti, di consistenza organica dei suoli, di livelli di falda freatica, di caratteristiche delle acque sotterranee e della salinità, di stato di conservazione del patrimonio forestale, oggi ufficialmente riconosciuti anche da PEFC Italia.

“Un’area di grande prestigio non solo dal punto di vista naturalistico ma anche storico e istituzionale – sottolinea Francesco Dellagiacoma, Presidente di PEFC Italia - quella che ha ottenuto la certificazione PEFC nel Lazio, che testimonia una rinnovata attenzione al nostro patrimonio forestale su tutto il territorio nazionale.”

Legname di Guerra

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Referenti PEFC

Luca Rossi

Redazione Eco delle Foreste