Lettera al prossimo. La foresta degli Eugenio in Via Di Gioia prende vita
Il progetto della band torinese arriva alla fase finale, 2000 abeti rossi sono stati piantati a Paneveggio (Tn) per dare vita alla nuova foresta, simbolo di rinascita.
Lettera al prossimo. La foresta degli Eugenio in Via Di Gioia prende vita
16 luglio 2021 Natura e Cultura
Di Alessio Mingoli
Oggi siamo felici di aggiornarvi sulla fase finale di un progetto a cui teniamo molto e del quale vi abbiamo già parlato in un articolo passato. Il gruppo aveva infatti creato la piattaforma digitale “Lettera al Prossimo” ispirata all’omonimo brano pubblicato nel 2019 e inserito nell’album “Natura viva” per raccogliere fondi a sostegno del progetto Trentino Tree Agreement, iniziativa a sostegno delle aree colpite dalla tempesta Vaia. I risultati sono stati incredibili: in soli dieci giorni sono stati raccolti circa 12 mila euro, necessari per la messa a dimora di nuovi abeti rossi, tipici della zona e famosi in tutto il mondo per il pregiato legno di risonanza destinato alla produzione di strumenti musicali.
La band ha affermato di come sin dai tempi dell’università si fossero trovati a riflettere sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente. Dopo anni di parole hanno sentito il bisogno di darsi da fare per provare a fare qualcosa di tangibile. La loro prima personale lettera al prossimo sta per essere consegnata, ma bisogna continuare a scriverne delle altre per lasciare alle future generazioni un pianeta in buona salute.
L’obiettivo iniziale era quello di mettere a dimora gli alberi già nella primavera 2020, ma pandemia prima e neve poi hanno fatto slittare tutto. Poco più di un anno dopo però, lo scopo è stato raggiunto: gli abeti hanno finalmente trovato dimora a Paneveggio, area forestale certificata PEFC, in un evento organizzato dalla band in collaborazione con Federforeste, Startup Vaia, Trentino Tree Agreement, Coldiretti, Cna Piemonte e con la supervisione scientifica di Andrea Vico, scrittore, giornalista e divulgatore scientifico.
Con questo evento finale si chiude quindi un cerchio e prende vita il sogno degli Eugenio in Via Di Gioia che dall’inizio volevano dare nuovo stimolo alle aree duramente colpite dalla tempesta Vaia contribuendo in prima persona. La musica al servizio della natura e viceversa, un rapporto di simbiosi che in questo caso ha dato vita da una parte a belle canzoni e strumenti musicali e dall’altra a migliaia di nuovi alberi, una vera e propria foresta nata grazie alla musica.