Notizie dal mercato del legno in Austria, prezzi in crescita

Il report di aprile della Camera dell'Agricoltura austriaca segnala che la ripresa del prezzo degli assortimenti freschi e di buona qualità continua e il prezzo è ora al livello di prima della crisi del 2018.

Notizie dal mercato del legno in Austria, prezzi in crescita

22 aprile 2021 Attualità

Di Francesco Dellagiacoma

L'Austria, con 8,86 milioni di abitanti e 28° economia mondiale, è il 6° esportatore di legno e semilavorati (non comprende cellulosa e arredo) dopo Cina, Canada, USA, Germania e Russia. Esporta 72% della produzione, 77% verso paesi UE, 9% verso paesi sviluppati extraeuropei. L'Italia è un grande importatore di legno, il 3° dopo Cina e Polonia: 77% proviene dai paesi UE (8% altri paesi europei, 7% dall'Asia e poco più 4% dall'Africa). 26% di tutte le importazioni di legno proviene dall'Austria, che quindi rappresenta l'osservatorio privilegiato per il nostro mercato del legno.  

Il report di aprile della Camera dell'Agricoltura Austriaca (https://www.lko.at/holz+2500++1298002) segnala che prosegue il sensibile aumento dei prezzi iniziato nello scorso autunno, legato alla richiesta del settore edilizio, in particolare in Cina e USA. A questo si sovrappone l'elemento stagionale, con la riduzione della disponibilità di legname allestito nei piazzali: il legname fresco di abete viene prontamente acquistato e i prezzi hanno raggiunto il livello di prima della crisi provocata dal bostrico (2018, in cui si è verificato anche Vaia). Dall'autunno il prezzo della qualità B è cresciuto di 20 €/mc. L'aumento è inferiore nelle aree colpite da bostrico (Austria orientale) mentre altrove il prezzo del legname AC è sui 90 €/mc. Aumentano, ma molto più lentamente, anche gli assortimenti più scadenti (C e D). Il legname di larice continua ad essere molto richiesto. Il prezzo del tondello da industria (per cartiera e pannelli) si è stabilizzato sui 29 €/mc ma è lontano da quello di prima della crisi del 2018 (37 €).

L'immagine è quella di un mercato a due velocità: il legname fresco e di qualità media e alta è in forte ripresa, ormai al livello pre-crisi (per l'Italia, Vaia); per quello di minor qualità la ripresa è lenta e i valori restano decisamente bassi. È una situazione che sottolinea l'opportunità di investimenti nella prima lavorazione (segherie): il prezzo dei segati è legato alla congiuntura internazionale ed è in significativo aumento. L'Italia, grande trasformatore di legno, ha la necessità e l'opportunità di valorizzare di più le risorse nazionali. 

Questo richiede investimenti e organizzazione del mercato nazionale al fine di creare rapporti commerciali stabili e duraturi.

Legname di Guerra

Leggi i chiarimenti e le FAQ emesse dal PEFC Internazionale a seguito dell'annuncio che tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato "legname di guerra"

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