Palm premiata per il welfare aziendale
Palm premiata come migliore realtà ESG da NeXt nella sua indagine “Best work life”.
Palm premiata per il welfare aziendale
20 dicembre 2022 Catena di Custodia
Di Alessio Mingoli
Il 28 Novembre, si è svolta la cerimonia di premiazione del BESt Work Life®, l’indagine sul clima organizzativo promossa da NeXt - Nuova Economia per Tutti (socio del PEFC Italia) in collaborazione con Corriere Buone Notizie e Fim Cisl nazionale.
Il premio rappresenta la fase finale di un percorso, basato sul quadro di riferimento nazionale del Benessere Equo e Sostenibile (BES) dell’Istat: un set di indicatori sviluppato al fine di valutare il progresso di una società non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale.
È stato così assegnato un punteggio a ogni azienda in base a una serie di parametri legati alle condizioni di benessere e sui livelli di partecipazione. Le tre aziende con il punteggio complessivo più alto nelle tre categorie di piccole, medie e grandi, sono state premiate in una cerimonia a Milano. Fra le piccole la Cooperativa sociale Mir, che si occupa di reinserimento nella società di soggetti a rischio marginalità; fra le medie Perrottagroup, che opera nel campo delle costruzioni, e fra le grandi Coop Liguria, una delle sette grandi cooperative di consumatori del sistema Coop.
Menzione speciale, tra le altre, per la società benefit Palm, premiata come migliore realtà ESG.
Palm, azienda produttrice di pallet in legno attraverso elevati standard tecnologici e socia di PEFC Italia, ha saputo quindi dimostrare che anche attraverso lo standard PEFC sia possibile operare nel rispetto di elevati requisiti ambientali e sociali, puntando al benessere lavorativo e al rispetto diritti dei lavoratori, allo scopo di creare le migliori condizioni possibili per tutti.
In questa chiave, l’indice elaborato da NeXt si configura come alternativa alle più diffuse classifiche internazionali dei migliori luoghi di lavoro. Come sottolineato da Luca Raffaele, Direttore generale di NeXt: “Il problema è che le classiche indagini sul clima aziendale sono tutte basate su un welfare statico, vecchio stile, concentrato sui benefit e sui requisiti del luogo di lavoro, dando poca attenzione alle dinamiche interne e allo sviluppo umano. Il nostro indice vorrebbe colmare queste lacune e servire alle aziende per allargare lo sguardo ad altri aspetti come dignità, equità, integrazione, inclusione sociale nel contesto lavorativo, ma soprattutto alle modalità di partecipazione dei lavoratori, non solo in fase consultiva ma anche in fase decisionale. Questo ci è sembrato il punto più delicato e difficile da introdurre nella cultura aziendale”.
In qualsiasi filiera l’aspetto del benessere lavorativo dovrebbe essere un punto cardine per orientare le scelte dei consumatori e strumenti come la certificazione, sono le chiavi per dimostrare il rispetto e la verifica di indicatori oggettivi e verificati.