PALM si racconta nella sua prima relazione di impatto attraverso la voce dei suoi giovani

Un focus su risultati e obiettivi e sulle scelte di sostenibilità di una Società Benefit nel settore del legno in un incontro con il responsabile dell’area Impact, in occasione della presentazione dell’annuale rapporto di impatto.

PALM si racconta nella sua prima relazione di impatto attraverso la voce dei suoi giovani

8 agosto 2022 Attualità

Di Luca Rossi  

Quando le generazioni future giudicheranno coloro che sono venuti prima di loro sulle questioni ambientali, potranno arrivare alla conclusione che questi «non sapevano»: accertiamoci di non passare alla storia come la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata.” Con queste parole il Premio Nobel per la Pace Mikhail Sergeevich Gorbachev si dimostrava, nel pieno degli anni 80, antesignano di una sensibilità e di un impegno rispetto a certe tematiche di cui oggi preoccuparsene non è più un’opzione ma una scelta obbligata

In provincia di Mantova, la famiglia Barzoni e la loro PALM, azienda di trasformazione del legno fondata più di 40 anni fa, sapevano e sanno, sulle questioni ambientali, sociali, e imprenditoriali, e si preoccupano, e agiscono, e lo comunicano con la loro prima relazione di impatto. PALM Green Pallet Società Benefit di Viadana (MN), che produce pallet e imballaggi in legno certificato PEFC garantendo elevati standard tecnologici, ambientali, e sociali, ha presentato e illustrato la sua prima relazione di impatto aziendale lo scorso venerdì 8 luglio in occasione di una serata organizzata proprio nel suo stabilimento produttivo in cui c’è stato spazio sia per ospiti illustri e affermati sia per le nuove generazioni, trazione anteriore di un’azienda pioniera tra le Società Benefit

È allora così che al fianco di Primo Barzoni, presidente e A.D. dell’azienda e vice presidente vicario di PEFC Italia, sono saliti sul palco Andrea Barzoni (Resp. Impatto e Commerciale), Angelica Ferrari (Controllo di Gestione), Matteo Consolini (Comunicazione e Commerciale), e Francesco Bronzini (Project Manger). Tra gli ospiti, Giacomo Cecchin di Apindustria Confimi Mantova, Stefano Zamagni, economista e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Giovanni Acerbi, direttore di Apindustria Mantova, Paolo Braguzzi, membro del Supervisory Board di B Lab Europe e fondatore della B Corp Beauty Coalition, Francesco Mondora, titolare della Mondora Srl SB, e Maurizio Zordan, titolare della Zordan Srl SB.

Il video integrale della serata è disponibile al link https://palm.it/raccontiamo-il-nostro-impatto-attraverso-le-future-generazioni/, da dove si può anche visionare il documento PDF della relazione di impatto.


Scopriamo di più su PALM come esempio di Società Benefit e sui contenuti della relazione di impatto nel settore del legno con alcune domande che abbiamo rivolto al più giovane della famiglia Barzoni, cioè al 29nne Andrea, che nel CdA è responsabile dell’area Impact.

Qual è stato il percorso di PALM e le sue principali tappe rispetto alla sostenibilità?
PALM SpA SB è stata fondata nel 1980 grazie all’intuizione e alla creatività dei quattro fratelli Barzoni, Primo, Antonio, Lorenzo, e Maurizio. Nel 1996 abbiamo ottenuto la certificazione ISO 9001 per il sistema di gestione per la qualità, e tre anni più tardi la Licenza EPAL per produzione e riparazione. Nel 2003 e nel 2006 abbiamo sposato gli standard FSC e PEFC, consapevoli della rilevanza della provenienza del legno che acquistiamo e lavoriamo per i nostri pallet; a seguire, abbiamo ottenuto la Valutazione Ecovadis (livello Silver) e il riconoscimento di Ambasciatori per l’economia civile. Ma è nel 2017 che abbiamo stabilito un primato mondiale diventando la prima azienda nel settore degli imballaggi in legno a certificarsi con i più alti standard ambientali, sociali ed economici, riconosciuti a livello mondiale grazie al superamento della soglia minima di 80 punti del B Impact Assessment (BIA) necessaria per ottenere la certificazione B Corp rilasciata dall’ente B Lab, che soltanto il 2% delle aziende riescono a superare.

Quali sono oggi i numeri di PALM?
Possiamo contare su 38.500 m2 di area aziendale, produciamo 1.500.000 pallet ogni anno, nel 2021 abbiamo fatturato 13.500.000€, siamo onorati di avere in organico 40 dipendenti, processiamo 26.000 m3 di legno certificato, 3.600 m3 di legno da economia circolare, e dedichiamo 4.700 m2 di area alla produzione innovativa.

Come è nata la scelta di evolvere in Società Benefit?
Nel 2020 il CdA ha espresso la volontà di rafforzare i principi guida e i valori su cui è fondata l’azienda, anche nell’ottica di un passaggio intra e inter-generazionale, per far sì che la sostenibilità diventi parte integrante e fondamentale della governance. Da qui la scelta della qualifica di Società Benefit, con l’inserimento nello statuto societario di tre criteri di beneficio comune: l’utilizzo di una filiera del legno sostenibile, l’inclusione e la valorizzazione dei collaboratori, la creazione di valore condiviso per la comunità locale

Quali sono i risultati e gli obiettivi nell’ambito del primo criterio, la filiera del legno sostenibile?
PALM si avvale di una catena di fornitura del legno gestita nel rispetto dei criteri di sostenibilità e tracciabilità. Nel 2021 abbiamo acquistato 25.982 m3 di legname certificato (prevalentemente PEFC pari all’87% del totale acquistato) di cui l’8,74% del legno proviene da foreste italiane; 3.662 m3 del legno utilizzato provengono da economia circolare, abbiamo 26 fornitori certificati PEFC e/o FSC (+3 rispetto all’anno precedente), e abbiamo messo in atto 2 progetti di eco-design sviluppati sui pallet, riprogettandoli per diminuire l’impatto ambientale. Gli obiettivi per il prossimo anno sono incrementare ad almeno il 90% il legname certificato, raggiungere il 12% di legno proveniente da foreste italiane, il 15% di m3 di legno utilizzati da economia circolare sul totale, incrementare di due unità il numero dei fornitori certificati, mantenere lo stesso risultato per i nuovi progetti di eco-design, organizzare almeno un evento divulgativo sul tema della catena di fornitura di legno legale, sostenibile e responsabile, e ingaggiare e sensibilizzare i fornitori di legname non ancora certificati a conseguire le certificazioni FSC e/o PEFC.

Come si posiziona PALM rispetto all’Agenda 2030 e ai 17 Sustainable Development Goals?
Attraverso la piattaforma disponibile sul sito di NeXt, Nuova Economia per Tutti, PALM ha valutato il proprio impegno per il raggiungimento dei singoli obiettivi e ha ottenuto un punteggio complessivo di 80 punti su 100. In più modi l’azienda si impegna per il raggiungimento dei SDGs, ad esempio adottando i criteri ESG (Environmental, Social, Governance), attraverso la certificazione di Catena di Custodia PEFC, svolgendo attività di informazione e di educazione con i più giovani e con le scuole.

Quali progetti e sfide per il futuro?
PALM lancia la sfida a creare un distretto mantovano delle Società Benefit. L’obiettivo è coinvolgere sia clienti che fornitori, dare l’esempio di un modello di riferimento per le imprese, non solo nel settore legno ma in tutto il comparto produttivo territoriale, compresi i professionisti, in modo che possano accompagnare le aziende verso questo traguardo.

Legname di Guerra

Leggi i chiarimenti e le FAQ emesse dal PEFC Internazionale a seguito dell'annuncio che tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato "legname di guerra"

Referenti PEFC

Luca Rossi

Redazione Eco delle Foreste