PEFC partner del primo campionato del mondo di Plogging tenutosi in Val Pellice
Quando lo sport incontra la natura: ecco a voi il Plogging.
PEFC partner del primo campionato del mondo di Plogging tenutosi in Val Pellice
5 ottobre 2021 PEFC e Sport
Di Alessio Mingoli
Oggi siamo particolarmente felici di parlarvi di uno degli esempi virtuosi di come sport e natura possano essere legati indissolubilmente.
Domenica 3 ottobre infatti, si è svolto a Torre Pellice (TO), in Val Pellice, il primo Campionato del Mondo di Plogging. Si tratta di un’attività sportiva nata in Svezia che consiste nel raccogliere rifiuti abbandonati mentre si corre, combinando l’esercizio fisico alla pulizia dell’ambiente. Frutto dell’unione delle parole Svedesi “Plocka upp” (raccogliere) e Jogging, da qualche tempo questa pratica ha generato delle gare specifiche a riguardo, sfociate appunto quest’anno nella prima competizione mondiale. Per tre giorni, il territorio dei sette Comuni della Val Pellice è stato infatti la cornice per una competizione unica, che ha riunito sulle Alpi Torinesi atleti da tutta Italia e non solo. 55 atleti ed atlete hanno percorso i sentieri e le strade cittadine. Parte delle attività si sono svolte nei boschi certificati PEFC del Comune di Bobbio Pellice, aree dove la presenza di rifiuti era limitata, quindi più difficili da trovare.
PEFC Italia ha sostenuto l’evento, collaborando direttamente con l’organizzazione per alcune attività dedicate. Tra queste un contributo per la stampa del supplemento dell’“Eco del Chisone” (consultabile da qui) in cui si è parlato della certificazione forestale e dei relativi valori. La collaborazione è stata anche rafforzata grazie all’organizzazione di una visita guidata nelle foreste certificate della Val Pellice. Anche questa attività aveva il chiaro obiettivo di rendere evidente come le nostre foreste, le nostre montagne, portino un valore aggiunto fondamentale alle nostre vite e come per questo vadano tutelate e gestite in modo sostenibile.
Le immagini evocative della corsa raccontano l’entusiasmo e l’impegno che ogni partecipante ha profuso durante le otto ore della competizione: sacchi pieni di rifiuti abbandonati sono stati orgogliosamente portati al traguardo, ricordando che ognuno è chiamato a fare la propria parte nella difesa dell’ambiente. I plogger hanno raccolto complessivamente 795 chili di rifiuti, percorrendo oltre 1.780 km di sentieri. Suddividendo invece il dato complessivo per il numero di partecipanti, ogni concorrente ha raccolto circa 15 kg di rifiuti!
Durante la cerimonia di premiazione, avvenuta al Laghetto del Nais a Bobbio Pellice (TO), sono state svelate le classifiche finali della competizione, e sono stati assegnati alcuni premi e menzioni speciali. I punteggi individuali sono stati calcolati sulla base di tre diversi parametri: la distanza percorsa, il dislivello positivo e la quantità e la qualità dei rifiuti raccolti, trasformati in CO2 equivalente non emessa in atmosfera. Il punteggio atletico più alto è stato raggiunto da Paolo Bert (47,5 km e 2.736 m di dislivello) e da Mara Viizzo (38,01 km e 1860 m di dislivello). L’atleta giunto da più lontano è stato invece Pablo Criado Toca, proveniente dalla Spagna, mentre Cesare Galli si è aggiudicato il premio paralimpico. Tutti gli atleti e le atlete saliti sul podio hanno ricevuto medaglie speciali, pezzi unici realizzati dall’architetto e artista Andrea Sarzi Braga e creati recuperando RAEE e rifiuti elettronici.
La cerimonia di chiusura del Campionato, presentata da Roberto Cavallo, ha visto alternarsi sul palco molti degli organizzatori e dei protagonisti della manifestazione, tra cui i sindaci di Bobbio Pellice Mauro Vignola e di Torre Pellice Marco Cogno, Carlo Degiovanni, Erik Ahlström, Emanuela Rosio, e tutto lo staff organizzatore di AICA e di ERICA soc. coop.
Quando la passione per lo sport si unisce alla cura per l’ambiente prendendo la forma di una sana competizione, non può che far scaturire effetti positivi sulla salute nostra e di quella della natura che ci ospita. Il nostro auspicio è quello di un moltiplicarsi di eventi del genere su tutto il territorio nazionale per una sempre più forte consapevolezza ambientale.