Pianificazione forestale nella fase post Vaia e crisi bostrico
Il Servizio Foreste della Provincia Autonoma di Trento con una lettera a PEFC e ai proprietari forestali del Trentino, comunica di aver autorizzato l’utilizzazione delle piante colpite dal bostrico nelle aree soggette ad attacco grave, rimandando la revisione dei piani di gestione alla fase di stabilizzazione della situazione.
Pianificazione forestale nella fase post Vaia e crisi bostrico
18 aprile 2024 Attualità
Di Francesco Dellagiacoma e Valentino Gottardi
Prima Vaia e poi gli attacchi del bostrico hanno provocato danni ingentissimi al patrimonio forestale nel settore nord orientale del versante meridionale della Alpi, di gran lunga superiori ad altri eventi storici. In Trentino, la tempesta Vaia ha abbattuto oltre 4 milioni di m³ di legname; il successivo attacco di bostrico ha già provocato la distruzione di 10.500 ha di bosco superando ampiamente i 2 milioni di m³ (dato agosto 2023), rispetto ad una utilizzazione annuale precedente di circa 0,5 milioni di m³. I danni sono particolarmente elevati nelle valli orientali quali Fiemme, Fassa, Primiero e Valsugana. Le dimensioni dei danni al soprassuolo hanno sconvolto la pianificazione e cambiato il bosco, incidendo sulla protezione del territorio, sul paesaggio e sulla produzione futura, modificando le condizioni di gestione forestale (composizione, struttura, naturalità) del prossimo periodo.
La Provincia Autonoma di Trento ha introdotto nella legge forestale (LP 11/2007) un articolo specifico per i tagli necessari a fronteggiare l'epidemia di bostrico (il 98 bis) che potranno venir realizzati anche in deroga alle previsioni dei piani. Nelle aree ad attacco grave, invece, sono stati sospesi i prelievi ordinari di abete rosso. Le utilizzazioni del materiale “bostricato” saranno conteggiate nei piani in vigore.
In questa situazione, il Servizio Foreste della Provincia Autonoma di Trento ha preso atto della necessità di rimandare la revisione dei piani a dopo che la situazione si sarà stabilizzata con il superamento dell’emergenza bostrico e il ripristino di condizioni che permettano previsioni e una pianificazione ragionevoli. Nelle aree colpite in modo grave, i nuovi piani rileveranno la nuova situazione del bosco, definendo gli obiettivi di ricostituzione e di gestione forestale.