Premio Comunità Forestali Sostenibili 2020. I vincitori della Categoria Filiera forestale
Ecco i vincitori della categoria “Filiera Forestale”, progetti ed attività che dimostrano come tutto sia connesso e come il lavoro di squadra nel settore forestale è la chiave per promuovere una sostenibilità forte e duratura nelle aree montane.
Premio Comunità Forestali Sostenibili 2020. I vincitori della Categoria Filiera forestale
19 novembre 2020 Eventi
Di Eleonora Mariano
La categoria Filiera Forestale è stata vinta dalla rete di imprese ecologiche “Si parte dal bosco”: con l'innovativo sistema costruttivo a telaio di legno di castagno, ha realizzato la prima casa di legno 100% piemontese utilizzando materiale legnoso disponibile nei boschi della regione, senza l’uso di sostanze chimiche e collanti, e con un pieno riciclo a fine vita dei materiali impiegati. Costituita dalla Cooperativa Valli Unite del Canavese, dalla Segheria Valle Sacra e dalla Cooperativa Edilcasa, la rete “Si parte dal bosco” ha l’obiettivo di valorizzare, anche grazie al sodalizio con i Consorzi Forestali Locali, risorse importanti per l'economia locale e regionale quali il bosco e la sua biodiversità.
La video intervista ad Adrea Mondin, rappresentante della rete di imprese ecologiche “Si parte dal bosco” è visibile da qui.
Secondo posto a Replant, start-up innovativa del Politecnico di Torino – Dipartimento Energia, nata per favorire il raggiungimento della resilienza energetica territoriale e lo sviluppo di filiere sostenibili da biomassa forestale. L’attività candidata per il premio è l’insieme di due progetti basati in ValSusa (TO), Favonius e RobinWood, che hanno l’obiettivo comune di dar vita ad una filiera moderna, tracciata e solidale di biomasse legnose sul territorio.
Terzo posto al progetto Life “Granatha”, progetto finalizzato alla conservazione di otto specie di uccelli legate alle brughiere montane del Pratomagno (Toscana), con valorizzazione degli arbusti che invadevano le brughiere in tradizionali scope, ricreando così un mercato oramai scomparso. Il progetto vede la partecipazione di D.R.E.Am. Italia come capofila del progetto, dell’Unione dei Comuni del Pratomagno, di Betadue cooperativa sociale di tipo b ONLUS, e del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Università di Torino (DISAFA).