Primato europeo per il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano
Presentato in conferenza stampa a Bologna il 6 febbraio il progetto di doppia certificazione PEFC e FSC® per la gestione forestale sostenibile e responsabile e la verifica dei Servizi Ecosistemici.
Primato europeo per il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano
16 febbraio 2023 Gestione Forestale Sostenibile
Di Luca Rossi
Considerare un’area “parco nazionale” significa riconoscerla meritevole di essere preservata e tutelata attraverso norme specifiche, garantendone l’integrità, la salvaguardia e la conservazione della biodiversità, e la fruizione sostenibile da parte dell’uomo. La Strategia Forestale Nazionale approvata nel 2022 individua nella gestione forestale sostenibile la migliore soluzione per garantire l’equilibrio degli aspetti ambientali, sociali ed economici legati ai boschi.
Ecco allora che la sinergia tra parco nazionale e certificazione forestale porta al raggiungimento in Italia di un importante primato europeo, quello del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano – che interessa l’omonima area naturale protetta – che diventa la prima a poter vantare la doppia certificazione FSC® e PEFC per la gestione forestale sostenibile e responsabile e la verifica dei Servizi Ecosistemici biodiversità, acqua, suolo, servizi turistico-ricreazionali e carbonio forestale.
Il progetto è stato presentato e illustrato a Bologna il 6 febbraio scorso in occasione di una conferenza stampa presso la sede della Regione Emilia-Romagna, cui hanno partecipato anche l’assessora regionale alle Foreste e programmazione territoriale Barbara Lori e il presidente del Parco Fausto Giovannelli.
Capofila di un gruppo di 13 tra proprietari e gestori forestali, per un totale di oltre 10mila ettari di boschi, il parco ha attuato pratiche di gestione forestale coerenti con i principi e i criteri di sostenibilità in linea con gli standard PEFC e FSC®: buone pratiche di gestione attiva del bosco, tali da aumentare la presenza di piante con maggiore velocità e di aumento della massa; riduzione del rischio di incendi; azioni per ridurre l’impatto ambientale prodotto da visite, escursioni, e altri servizi di tipo turistico.
Protagonista è un’area compresa tra le province emiliano-romagnole di Reggio Emilia e Parma e quelle toscane di Massa-Carrara e Lucca, che vede ora i suoi boschi riconosciuti e certificati PEFC e FSC® dall’ente di terza parte CSI, che ne attesta la gestione sostenibile per scopi conservativo-naturalistici e per la vendita di lotti in piedi di soprassuoli governati a ceduo e a fustaia (di conifere e transitorie di faggio).
Primo in Italia e in Europa, il programma pluriennale di gestione climaticamente intelligente delle foreste ha trovato la sua forza propulsiva nelle proprietà forestali pubbliche degli usi civici, quali le Comunalie in provincia di Parma e i Beni Sociali in Toscana.
Queste certificazioni attestano che il Parco applica tecniche di gestione innovative dal punto di vista ambientale tali da incrementare l’accumulo di CO2 nei boschi, che operano quindi come serbatoi. In questo modo, i crediti di sostenibilità accumulati potranno essere venduti alle imprese impegnate in progetti di miglioramento ambientale. Per l’anno 2022 i crediti sono circa 4mila, corrispondenti ad altrettante tonnellate di CO2 assorbite in più dagli alberi e sottratte all’atmosfera, al prezzo di 33€ ciascuno, per un ricavato totale di circa 135mila euro. La somma sarà ripartita dal Parco tra i proprietari forestali che hanno aderito al percorso e che dovranno reinvestirla in progetti di valorizzazione ambientale.
I crediti di sostenibilità sono il risultato di una gestione virtuosa delle foreste non solo dal punto di vista del sequestro di carbonio, ma anche per quanto riguarda l’acqua, il suolo, la biodiversità e il turismo, e di conseguenza hanno un valore superiore rispetto ai crediti di carbonio.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Diego Florian, direttore di FSC® Italia, e Antonio Brunori, segretario generale di PEFC Italia.