Progetto TracciaLegno. A Cavour (TO) un’asta di qualità per il legname locale
Organizzata dal Gruppo Legno Locale Pinerolese e patrocinata dalla Regione Piemonte, l’asta ha battuto 47 lotti (molti dei quali certificati PEFC) con un rialzo medio sulla base d'asta del 40%.
Progetto TracciaLegno. A Cavour (TO) un’asta di qualità per il legname locale
7 dicembre 2021 Progetti
Di Luca Rossi
Si è svolta il 13 novembre scorso a Cavour (TO), nel contesto dell’evento fieristico “Tuttomele”, la 1° Asta del Legname di Qualità del Piemonte, nell’ambito del progetto “TracciaLegno” finanziato dal PSR della Regione Piemonte, Misura 16.2.1., che ha come obiettivo la valorizzazione delle produzioni legnose dei boschi piemontesi.
Organizzata dal Gruppo Legno Locale Pinerolese e patrocinata dalla Regione Piemonte, l’asta ha battuto 47 lotti (la maggioranza dei quali certificati PEFC) di cui 38 di tronchi (tondame) e 9 di segati, collocati e visionabili nel piazzale della segheria Fratelli Perasi di Cavour (TO). Quercus robur, Pinus cembra e Larix decidua le specie più ricorrenti, ma presenti anche Castanea sativa, Fagus sylvatica, Cedrus spp e Abies alba.
Del legname in vendita quasi la totalità ha trovato un acquirente, tra le decine di partecipanti provenienti sia dallo Stivale sia dall’estero, per un importo finale di più di 10.000€. Alla fine dell’asta, svoltasi con un sistema misto, a buste ed offerta per alzata di mano, il prezzo più elevato al metro cubo l’ha spuntato un tondo di Pino cembro, 407,89€, e il rialzo medio fra tutti i lotti (visionabili qui nel dettaglio) è stato del 40%.
Ampio, quindi, l’interesse dimostrato dagli acquirenti e la disponibilità dei venditori, che hanno contribuito a conferire soddisfazione agli organizzatori che sono ora già proiettati all’ideazione di una nuova proposta per il prossimo anno.
“Una giornata che è andata oltre le aspettative e che - sottolinea Andrea Ighina, dottore forestale organizzatore dell’asta - conferma ancora una volta l’interesse e la cura per i boschi piemontesi che sono perfettamente in grado di garantire assortimenti legnosi di qualità per gli artigiani del legno presenti sul territorio. Tra le strategie organizzative accolte con favore dai partecipanti all’evento, anche quella di offrire gratuitamente la possibilità di segagione del materiale acquistato.”
Nella stessa giornata si è anche tenuto un incontro tra operatori della filiera del legno per discutere delle principali problematiche legate all’utilizzo del legname locale dal titolo “Uso del legno locale di qualità: potenzialità e limiti”. Moderato dal dottore forestale Paolo Terzolo, l’incontro ha visto la partecipazione di numerose voci del settore, tra cui quelle di Marco Bussone e Roberto Colombero (UNCEM), Fernanda Giorda (Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Torino) e di Lucio Vaira (Ufficio Forestale Valle Po).
Ricordiamo che il progetto TracciaLegno, presentato con un webinar informativo a gennaio 2021 aperto a tutti, sperimenta un nuovo modello di commercializzazione del legname piemontese nelle valli del Pinerolese, Antigorio, Divedro e Formazza, per superare la mancanza di materia prima certificata di qualità a chilometro zero.
Il modello, cui prendono parte imprese locali e tecnici forestali, con il supporto di Environment Park (Parco Tecnologico di Torino attivo da oltre 20 anni sull’innovazione ambientale) e dell’Associazione Dislivelli (gruppo di ricercatori universitari e giornalisti specializzati nel campo delle Alpi e della montagna), si declina in tre strumenti: modalità innovative di classificazione delle piante in piedi; organizzazione di piazzali virtuali e di un’asta del legname di pregio; ideazione di prodotti innovativi attraverso una filiera del legname piemontese di qualità.