Quel maso trentino che svela i vantaggi dell’abete bianco
16 maggio 2013 News 2013
di Martina Valentini
Verrà inaugurato in Val di Sella il “Maso San Giorgio”, realizzato con legno di abete bianco, che nonostante le molte qualità troppo spesso è sottovalutato negli usi tecnologici ed edilizi e quindi venduto a prezzo inferiore. L’edificio, che ospiterà le attività del Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento, sarà utilizzato per le attività vivaistiche e di formazione degli addetti forestali, e verrà inaugurato venerdì 24 Maggio alle 12 in Val di Sella. Prima dell’inaugurazione, all’Auditorium dell’Istituto De Gasperi di Borgo Valsugana, saranno presentate le caratteristiche dell’edificio e le peculiarità dell’abete bianco.
Il progetto di San Giorgio (300 metri quadri interrati e 200 fuori terra) si ispira ad altre iniziative che già da tempo sono state sviluppate nei land tedeschi della Baviera e del Baden Wurttenberg, in quello austriaco del Vorarlberg e nella Svizzera centrale, dove da più di dieci anni i vari soggetti che operano nella filiera foresta-legno (proprietari forestali, istituzioni pubbliche, enti che gestiscono le risorse agricole, associazioni del settore costruzioni) si sono uniti per valorizzare il legno di abete bianco.
Il massimo degli sprechi, soprattutto in momenti di vacche magre, è avere in casa una risorsa preziosa e non saperla valorizzare adeguatamente. Accade spesso nel caso del legname nazionale e ancor di più per quello dell’abete bianco, un legno dalle grandi qualità che lo renderebbero perfetto per essere usato a livello tecnologico e architettonico ma che, troppo spesso, è svenduto per usi meno “nobili”. L’abete bianco è la terza specie legnosa resinosa alpina dopo abete rosso e larice, è una specie arborea caratteristica delle montagne dell’Europa meridionale, nei cui boschi ha una funzione ecologica di grande importanza: ha un apparato radicale robusto e profondo (resiste meglio al vento e stabilizza il terreno); si rinnova facilmente sotto la copertura delle piante adulte e favorisce la costituzione di boschi misti (più stabili rispetto a quelli formati da una sola specie). In passato la gestione forestale basata su tagli raso e reimpianto artificiale ha favorito, direttamente e indirettamente, l’abete rosso, specie più pronta e considerata migliore dal punto di vista commerciale. In genere abete bianco e rosso sono venduti e lavorati insieme, a svantaggio dell’abete bianco che stagiona più lentamente. L’abete bianco, specie importantissima dal punto di vista ecologico, potrebbe essere meglio valorizzata e apprezzata.
Ma, nel caso del Maso San Giorgio, ci sono tre elementi in più da tenere in considerazione:
- il legno utilizzato (350 metri cubi) proviene dagli alberi dei boschi della Val di Sella messi a disposizione gratuitamente dai comuni di Borgo Valsugana e Castelnuovo;
- le ditte aggiudicatrici dei lavori hanno tutte sede nel raggio di una ventina di chilometri rispetto a dove sorge la nuova struttura.
- Il legno proviene da foreste trentine certificate secondo lo standard PEFC, lo schema di certificazione di gestione forestale più diffuso al mondo che assicura la gestione sostenibile delle risorse boschive.
In questo modo è stato realizzato un esempio visibile e duraturo di valorizzazione di una specie legnosa troppo spesso considerata solo per scopi di basso valore, come la produzione di imballaggi ed è stata dimostrata la realizzabilità della filosofia “chilometro zero” anche per questo tipo di acquisti, con tutti i vantaggi di ordine ambientale, economico e sociale.
Il Maso San Giorgio è raggiungibile da Borgo Valsugana percorrendo la Strada provinciale 40 della Val di Sella, in aree forestali certificate per la loro gestione sostenibile secondo lo standard PEFC, come oltre del 75% delle foreste trentine.
Per informazioni sulla giornata: http://www.legnotrentino.it/documenti/News/2013/Maggio/invito_san_giorgio.pdf