Rapporto tra Certificazione PEFC e Regolamento UE 995/2005 (Due Diligence – Timber Regulation)
4 febbraio 2014 News 2014
La certificazione PEFC Catena di Custodia è cambiata nel 2013 per adeguarsi al Regolamento UE 995/2010, noto come Timber Regulation – EUTR, Regolamento che ha l’obiettivo dichiarato di rendere l’Unione Europea un mercato libero dal commercio di legno illegale. In particolare, la Timber Regulation prevede l’adozione, da parte degli operatori, della cosiddetta Due Diligence (Dovuta Diligenza) che consiste nell’attuare una serie di procedure capaci di rendere trasparente la filiera foresta legno carta con l'identificazione dell'origine dei lotti di legno e derivati che entrano nel mercato europeo per la prima volta. Lo scopo è quello di ridurre al minimo il rischio di immettere sul mercato comunitario legname e prodotti realizzati in legno (o con materiali da esso derivati, tra cui la carta), di origine illegale. Il Regolamento EUTR incoraggia e sostiene le certificazioni forestali, che sono considerate uno strumento che contribuisce a minimizzare il rischio di commercializzazione di legno illegale, come ricordato dal Regolamento di Esecuzione UE 607/2012.
I sistemi di certificazione di catena di custodia non sono però sufficienti ad evitare i controlli che verranno effettuati dai vari servizi territoriali CITES del Corpo Forestale dello Stato: tuttavia la certificazione di catena di custodia PEFC (ITA 1002:2013), essendo stata modificata creando un Sistema di Diligenza Dovuta per assicurare la conformità con i requisiti del sistema di diligenza dovuta dell’EUTR, rappresenta un valido strumento per presentarsi agli eventuali controlli con la documentazione conforme alle richieste presenti nel Regolamento Europeo 995/2010, soprattutto per "operatori" (ditte boschive operanti in Italia) o proprietari forestali che tagliano i propri lotti boschivi. Nel caso di "operatori" che importano materiale legnoso o prodotti compositi da Paesi extra-europei a rischio, la certificazione PEFC può essere di supporto allo sviluppo di un autonomo Sistema di Diligenza Dovuto, costruito sulle caratteristiche aziendali o all'adesione ad un Organismo di Monitoraggio, come ConLegno o NEPCon – che attualmente sono gli unici due Organismi di Monitoraggio riconosciuti a livello europeo.
Rapporto tra Certificazione PEFC e Regolamento UE 995/2005 (Due Diligence – Timber Regulation)
La certificazione PEFC Catena di Custodia è cambiata nel 2013 per adeguarsi al Regolamento UE 995/2010, noto come Timber Regulation – EUTR, Regolamento che ha l’obiettivo dichiarato di rendere l’Unione Europea un mercato libero dal commercio di legno illegale. In particolare, la Timber Regulation prevede l’adozione, da parte degli operatori, della cosiddetta Due Diligence (Dovuta Diligenza) che consiste nell’attuare una serie di procedure capaci di rendere trasparente la filiera foresta legno carta con l'identificazione dell'origine dei lotti di legno e derivati che entrano nel mercato europeo per la prima volta. Lo scopo è quello di ridurre al minimo il rischio di immettere sul mercato comunitario legname e prodotti realizzati in legno (o con materiali da esso derivati, tra cui la carta), di origine illegale. Il Regolamento EUTR incoraggia e sostiene le certificazioni forestali, che sono considerate uno strumento che contribuisce a minimizzare il rischio di commercializzazione di legno illegale, come ricordato dal Regolamento di Esecuzione UE 607/2012.
I sistemi di certificazione di catena di custodia non sono però sufficienti ad evitare i controlli che verranno effettuati dai vari servizi territoriali CITES del Corpo Forestale dello Stato: tuttavia la certificazione di catena di custodia PEFC (ITA 1002:2013), essendo stata modificata creando un Sistema di Diligenza Dovuta per assicurare la conformità con i requisiti del sistema di diligenza dovuta dell’EUTR, rappresenta un valido strumento per presentarsi agli eventuali controlli con la documentazione conforme alle richieste presenti nel Regolamento Europeo 995/2010, soprattutto per "operatori" (ditte boschive operanti in Italia) o proprietari forestali che tagliano i propri lotti boschivi. Nel caso di "operatori" che importano materiale legnoso o prodotti compositi da Paesi extra-europei a rischio, la certificazione PEFC può essere di supporto allo sviluppo di un autonomo Sistema di Diligenza Dovuto, costruito sulle caratteristiche aziendali o all'adesione ad un Organismo di Monitoraggio, come ConLegno o NEPCon – che attualmente sono gli unici due Organismi di Monitoraggio riconosciuti a livello europeo.