“Si parte dal bosco”. I risultati di tre anni di rete
A distanza di tre anni, il progetto Bosco in Casa tira le somme e comunica e illustra con orgoglio e consapevolezza i propri sviluppi e risultati.
“Si parte dal bosco”. I risultati di tre anni di rete
5 settembre 2023 Progetti
Di Luca Rossi
Nel novembre 2020 PEFC Italia premiava le comunità forestali che aveva individuato come più sostenibili e più virtuose. La rete di imprese “Si parte dal bosco”, che nasce e che opera nelle valli a cavallo tra Piemonte e Valle d’Aosta, si aggiudicava il premio per la categoria Filiera Forestale.
Costituita dalla Cooperativa Valli Unite del Canavese, dalla Segheria Valle Sacra e dalla Cooperativa Edilcasa, la rete “Si parte dal bosco” ha l’obiettivo di valorizzare, anche grazie al sodalizio con i Consorzi Forestali Locali, risorse importanti per l’economia locale e regionale quali il bosco e la sua biodiversità. Realizzazione di riferimento, in occasione dell’assegnazione del premio, fu l’innovativo sistema costruttivo a telaio in legno di castagno per la prima casa di legno 100% piemontese, che ha visto l’utilizzo di materiale legnoso prelevato dai boschi regionali, senza l’utilizzo di sostanze di sintesi e collanti, e con il pieno riciclo a fine vita dei materiali impiegati.
A distanza di tre anni, il progetto Bo.Ca., il Bosco in Casa, è giunto al suo termine, e la rete di imprese tira le somme e comunica e illustra con orgoglio e consapevolezza i propri sviluppi e risultati.
Per prima cosa, la rete si è arricchita di persone e di conoscenze, che hanno favorito la formazione di una rete di contatti e di collaborazioni che si è andata via via affinando e allineando. In questo contesto si è accresciuta una filiera forestale corta che si è trasformata in una rete di imprese a Statuto Benefit. Con questi saperi, competenze, strumenti e volontà, le persone coinvolte hanno formato una massa critica che è riuscita a sviluppare progetti architettonici ed edilizi innovativi, in ottica di bene comune del bosco e di una gestione forestale sostenibile. I contributi ricevuti hanno permesso la realizzazione di due moduli in legno di castagno locale, destinati al turismo lento; le casette in legno possono essere visitate presso la cooperativa agricola “Agricopecetto” di Pecetto Torinese, e presso il centro di educazione ambientale “Equin’ozio” di Castellamonte (To).
L’accompagnamento al percorso di formazione della rete è stato curato da due partner esperti e qualificati quali l’associazione AssoretiPMI e la Scuola di Economia Civile. La prima, ha contribuito alla redazione di un corretto contratto di rete a soggetto, la seconda ha fornito il contesto culturale in cui inserire l’esperienza della rete.
Attività chiave nel percorso di “Si parte dal Bosco” è stata il raccontarsi, il comunicare e il comunicarsi.
In particolare, podcast, video, interviste, eventi aperti al pubblico, sono stati gli strumenti principali al servizio della narrazione del percorso di rete: in questo modo è stato possibile far ascoltare direttamente le voci degli attori coinvolti e dei protagonisti, entrare in contatto con la filosofia e con i principi ispiratori del progetto, stimolando interesse e curiosità, col fine di promuovere e accrescere la cittadinanza attiva e diffondere conoscenza sui temi della gestione forestale sostenibile e del valore dei servizi ecosistemici del bosco.
Aprirsi all’interazione e alla comunicazione con altri settori ha anche portato la rete ad attivare percorsi educativi con alcune scuole del territorio, dando vita a partnership e Aule Verdi dove i valori dell’economia civile, dei servizi ecosistemici e della gestione forestale sostenibile sono stati trasmessi alle nuove generazioni in modo fluido e dinamico. In particolare, con la scuola dell’infanzia a Nus (AO) e con l’Istituto Superiore Gae Aulenti – indirizzo agrario (BI), la rete ha portato il tema bosco tra i banchi di scuola, con focus sulle caratteristiche dell’albero, sulle sue funzioni, sui mestieri e sulla gestione del bosco, e sulle esperienze e le sensazioni legate alla foresta (ne è un esempio il forest bathing). Tutto ciò si è svolto in collaborazione con i dottori forestali del Consorzio Forestale Montagne Biellesi, con l’Aifor (Associazione Istruttori Forestali), e con le due aziende Terra di Casa Cooperativa (BI) e Nuova Crear Legno (AL).
Ed è stato proprio analizzando e studiando con interesse l’ontologia dell’albero attraverso un laboratorio esperienziale di movimento creativo che ha preso vita il libro “Io sono foglia”, che testimonia e racconta come i giovani abbiano sperimentato l’immedesimazione in una foglia anche con il corpo.
Ancora arte, non letteraria ma pittorica, con l’evento “Il bosco in mostra”, la mostra dedicata a “Si parte dal bosco”, che ha avuto luogo il 24 giugno scorso presso il Santuario di San Giovanni D’Andorno: 17 pannelli fotografici che ritraggono diversi momenti della vita lavorativa in bosco, con storie, persone e gesti indirizzati alla cura del patrimonio boschivo locale. Le immagini sono infatti un altro efficace strumento per raccontare la filiera corta del legno locale e per far comprendere al meglio la gestione forestale sostenibile.
Il lavoro della rete “Si parte dal bosco” prosegue, in linea con i valori e i metodi di sostenibilità indicati da PEFC Italia, e con l’obiettivo di far dialogare in modo simbiotico tradizione e tecniche innovative.