Torna la settima edizione del Festival Cinematografico delle Foreste
Bergamo torna a tingersi di verde per il suo festival cinematografico patrocinato PEFC.
Torna la settima edizione del Festival Cinematografico delle Foreste
17 ottobre 2024 Eventi
Di Alessio Mingoli
Torna anche quest’anno il Festival Cinematografico delle Foreste a Bergamo arrivato alla sua settima edizione e anche quest’anno patrocinato da PEFC Italia. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un concorso cinematografico internazionale a tema, organizzato da Associazione Montagna Italia che desidera sensibilizzare il pubblico sul valore che rivestono le foreste del mondo per la vita umana, oltre che promuovere la conoscenza delle esperienze culturali e non che le foreste sono in grado di offrire, avvalendosi del punto di vista di registi provenienti da tutto il mondo. Il festival si svolgerà tra il 12 e il 16 novembre e anche quest’anno è stato inserito in un programma di iniziative dedicate alla promozione dell'ambiente delle foreste denominato "Settimana delle Foreste".
Le sezioni del concorso saranno: “Foreste del mondo” (foreste tropicali, mediterranee, temperate e boreali), “Foreste Urbane” (alberi e foreste localizzate dentro e attorno agli ecosistemi delle comunità urbane), “Foreste Alimentari” (risorse agroalimentari presenti nelle foreste del pianeta, utilizzate dall’uomo, o risorse di vita per l’ambiente animale).
Gli argomenti invece spazieranno dagli abitanti delle foreste, ai suoni delle foreste, passando per letteratura, mitologia e religione fino ad arrivare al racconto delle aree protette.
Ogni edizione veniamo a conoscenza di opere di grande valore e nell’attesa dell’inizio del festival vi invitiamo a guardare il film vincitore della scorsa edizione: “Il Seme del Futuro” di Francesca Frigo. Fin dal titolo il film racconta di un ricercatore che pensa ad un futuro possibile di armonia tra umanità e natura; il solo modo per andare avanti, verso una nuova abitabilità della Terra. Il film unisce la profondità umana e la bellezza dei paesaggi al rigore scientifico, che si esprime con le interviste realizzate direttamente sul luogo e con le lezioni universitarie tenute dal protagonista che cerca in questo modo di trasmettere ai giovani il suo amore per il territorio e la passione per la ricerca e per la tecnologia non usata per distruggere, bensì ripensata come strumento prezioso per comprendere la natura e averne cura. “Il seme del futuro” trasmette speranza, una speranza che va alimentata con la conoscenza e la sensibilità, affinché tutti noi possiamo guardare ad un futuro migliore.