Tornano i Mondiali di plogging 2022
Seconda edizione dei campionati mondiali di plogging ancora in Piemonte e ancora supportati da PEFC Italia.
Tornano i Mondiali di plogging 2022
4 ottobre 2022 Eventi
Di Alessio Mingoli
Oggi torniamo a parlarvi di una disciplina sportiva unica, che riesce a coniugare la cura del proprio corpo con quella dell’ambiente. Stiamo parlando del plogging, un’attività sportiva nata in Svezia che consiste nel raccogliere rifiuti abbandonati mentre si corre, combinando l’esercizio fisico alla pulizia dell’ambiente. Frutto dell’unione delle parole svedesi “plocka upp” (raccogliere) e jogging, da qualche tempo questa pratica ha generato delle gare specifiche a riguardo, sfociate appunto quest’anno nella seconda competizione mondiale. È stato ancora il Piemonte ad ospitare i Campionati Mondiali 2022, dal 30 settembre al 2 ottobre: dopo la prima edizione in Val Pellice, quest’anno la sede prescelta è stata Villar Perosa.
Le gare del campionato mondiale erano aperte a tutti e ad iscrizione gratuita. Le gare si sono svolte al termine della stagione turistica estiva proprio per massimizzare il proprio contributo alla pulizia dell’area. Anche quest’anno, come per la prima edizione l’evento è patrocinato da PEFC Italia.
Non è necessario essere atleti professionisti: è sufficiente presentare un certificato medico di buona salute, essere provvisti di adeguata copertura assicurativa e, ovviamente, essersi qualificati.
Non esiste un percorso di gara obbligato: viene individuato un campo di gara, un’area che comprende sentieri e strade asfaltate, con differenti gradi di difficoltà, all’interno del quale gli atleti possono muoversi liberamente, in un tempo massimo di sette ore. È comunque vietato uscire dal campo di gara, ed è obbligatorio scaricare e utilizzare l’app ufficiale di tracciatura del percorso.
Ad ogni partecipante vengono consegnati quattro sacchi per la raccolta dei rifiuti (identificati con il proprio numero di pettorale): è necessario transitare sotto l’arco di arrivo trasportando tutti i sacchi, e con un massimo di tre oggetti fuori dai sacchi, a condizione che siano a contatto diretto con il corpo dell’atleta.
Se leggendo queste righe vi foste incuriositi/e, a questo link è consultabile il regolamento completo, in modo tale da valutare una partecipazione futura.
In conclusione, quando la passione per lo sport si unisce alla cura per l’ambiente prendendo la forma di una sana competizione, non può che far scaturire effetti positivi sulla salute nostra e di quella dell’ambiente. Il nostro auspicio è quello di un moltiplicarsi di eventi del genere su tutto il territorio nazionale per una sempre più forte consapevolezza ambientale.