Tre nuove certificazioni di Gestione Forestale Sostenibile PEFC in Toscana
Con l’adesione allo standard PEFC di due società agricole e di un’Unione di comuni in tre diverse province toscane, la superficie forestale regionale certificata raggiunge quota 51.830,63 ettari.
Tre nuove certificazioni di Gestione Forestale Sostenibile PEFC in Toscana
20 giugno 2024 Gestione Forestale Sostenibile
Di Luca Rossi
Coperta da foreste per il 47% del territorio regionale, la Toscana, grazie ai suoi 1.086.000 ettari è la regione d’Italia con la maggior superficie boschiva, su un totale nazionale di circa 11 milioni.
La certificazione di Gestione Forestale Sostenibile con lo standard PEFC ha convinto in questi anni, a partire dal 2003 con il Consorzio Forestale dell’Amiata, 11 proprietari e realtà forestali, raggiungendo così nel 2024 una superficie certificata di 51.830,63 ettari.
Tra questi, solo negli ultimi due mesi, tra maggio e giugno, tre nuove realtà hanno abbracciato lo standard PEFC e hanno ottenuto la certificazione per la GFS.
Nel Comune di Collecchio (PR), la Società Agricola Figna S.r.l. ha ottenuto da CSQA lo scorso 14 maggio la certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile di 223,35 ettari.
Si tratta di boschi rientranti nel piano di assestamento dei beni forestali della società nel comune di Solignano (PR), composti da cerrete, pinete di pino nero, boschi di cerro e latifoglie termofile gestiti per la vendita di lotti in piedi.
Nel comune di Pisa, la Società Agricola Futuro Verde S.r.l. ha ottenuto da CSQA la certificazione di 438,96 ettari il 21 maggio.
I boschi interessati dalla gestione sono douglasiete, pinete di pino nero, popolamenti misti di conifere miste, popolamenti misti di douglasia e abete bianco, popolamenti misti di latifoglie, cerrete, faggete, castagneti, ontanete, e popolamenti con carpino nero.
Nel Comune di Piancastagnaio (SI), l’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, ha ottenuto da CSI il 4 giugno la certificazione di 2.325,89 ettari.
Le foreste, composte principalmente da cerro, leccio, roverella, pino nero, pino d’Aleppo, pino domestico, faggio, castagno, cipresso, sono ubicate nei comuni di Castiglione d’Orcia (SI), Montalcino (SI), e Seggiano (GR) e gestite per scopi conservativo-naturalistici e di utilizzazione boschiva finalizzata alla vendita di lotti in piedi e all’imposto.