Tree Mountain – Un’opera vivente tra arte e foresta

Un’opera che ci obbliga a pensare in secoli: la visione ecologica di Agnes Denes.

Tree Mountain – Un’opera vivente tra arte e foresta

2 luglio 2025 Natura e Cultura

Di Alessio Mingoli

Nata dalla mente dell’artista concettuale Agnes Denes, Tree Mountain – A Living Time Capsule è molto più di una semplice opera d’arte vivente: nelle parole dell’artista è «la prima foresta vergine creata dagli esseri umani, cioè una foresta artificiale che si sviluppa liberamente nel tempo, senza subire l’impatto delle attività umane». Il progetto ha preso forma tra il 1992 e il 1996 su una cava di ghiaia dismessa a Ylöjärvi, in Finlandia, su iniziativa dell’UNEP e del governo finlandese.

La struttura ha forma ellittica (420 × 270 m, alta circa 28 m) e ospita 11.000 alberi piantati lungo uno schema matematico ispirato alla sezione aurea e alla disposizione dei semi nell’ananas. Un segno tangibile di come i principi naturali possano convivere con un progetto umano. Denes coinvolse 11.000 volontari, ciascuno dei quali piantò un albero ricevendone un certificato di custodia valido per 400 anni – trasmissibile ai propri discendenti. La montagna e la foresta sono legalmente vincolate per quattro secoli, affinché la natura restituisca equilibrio al paesaggio degradato.

Oltre all’aspetto artistico, l’opera ha una funzione ecologica ben precisa: argina l’erosione del suolo, migliora la qualità dell’aria, protegge le acque sotterranee e fornisce habitat alla fauna locale. Un vero esempio di land art che non solo richiama attenzione, ma agisce concretamente sulla rigenerazione ambientale.

Una vera e propria alleanza tra intelletto umano e maestosità naturale.

Denes concepì Tree Mountain nel 1982 come simbolo dell’impegno dell’umanità verso le generazioni future, fusione di arte, scienza, filosofia e responsabilità ecologica. Inaugurata nel 1996 con la presenza del presidente finlandese, l’opera sottolinea come la collaborazione tra volontari, istituzioni e visione artistica possa generare mutamenti duraturi.

Quest’opera ispira quattro concetti fondamentali:

  • Custodia forestale come responsabilità: l’idea del certificato è in linea con il principio PEFC di gestione sostenibile a lungo termine, che va oltre gli interessi economici.
  • Rigenerazione attiva del territorio: un esempio perfetto di come arte e pratiche forestali possano trasformare un’ex area degradata in un’area rigenerata.
  • Coinvolgimento comunitario: la partecipazione di migliaia di persone fa emergere il potenziale delle azioni condivise nella lotta alla crisi climatica.
  • Prospettiva intergenerazionale: pensare in un orizzonte di 400 anni significa pianificare oggi per garantire benefici a lungo termine alla biodiversità e al paesaggio.

In conclusione Tree Mountain non è solo una scultura vivente, ma un manifesto di sostenibilità: un’opera che cammina con il tempo, plasmata dall’arte e nutrita dalla natura. Un simbolo potente di rigenerazione, inclusione e pensiero a lungo termine, che ben si accorda con i valori di PEFC Italia. Un invito a riflettere: l’arte può e deve dialogare con la gestione forestale per restituire vita ai territori. Dettagli dell’opera sono visibili al link http://www.agnesdenesstudio.com/works4.html 

Legname di Guerra

Leggi i chiarimenti e le FAQ emesse dal PEFC Internazionale a seguito dell'annuncio che tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato "legname di guerra"

Referenti PEFC

Alessio Mingoli

Redazione Eco delle Foreste