VIDEONOTIZIA – Presentazione del primo filmato promozionale dell’evento “3F: Forest for Fashion”

4 luglio 2017 News 2017

di Francesca Dini 

Video Piantoni 3f

Venerdì 23 giugno si è tenuto presso la sala Podiani, della Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, l’evento conclusivo del progetto Forest for Fashion, nato dalla collaborazione del PEFC Italia e dell’Istituto Italiano Design di Perugia (IID) e finanziato dal PEFC Internazionale. La sfilata di moda, evento conclusivo del progetto ha avuto l’obbiettivo di promuovere l’uso di tessuti, filati e materie prime di origine forestale e certificata nel settore ancora inesplorato della moda e del fashion sostenibile. A supporto del progetto sono stati sviluppati da tre studenti del terzo anno del corso di Communication dell’IID dei video promozionali il cui trailer è stato presentato nella nostra newsletter di giugno.

(https://www.youtube.com/watch?v=DgYCl9JwIbw).

Con questo primo video, Simone Piantoni, ha cercato di riprodurre l’essenza che c’è all’interno della natura e dei materiali utilizzati per il progetto 3F, cioè rispetto della biodiversità, sostenibilità e cura dell’ambiente. Il video è stato realizzato utilizzando due tecniche diverse per scindere ciò che si vede realmente, reso mediante l’uso riprese reali, da ciò che è racchiuso all’interno della natura e dei materiali utilizzati, ottenuto attraverso l’uso di immagini fantasiose ed animate. Per le parti realizzate con l’animazione è stato scelto uno stile quasi completamente disegnato a matita, al fine di donare un senso di naturalezza e semplicità e per creare uno scenario fatto di oggetti che derivano da materiale legnoso o comunque dal mondo della sartoria. Nelle prossime edizioni di questa newsletter saranno presentati i filmati prodotti dalle studentesse Maya Cerquaglia e Laura Spallaccia.

Il video è visibile a questo link:  https://youtu.be/4qmq8Enoa3Q

 

 

Legname di Guerra

Leggi i chiarimenti e le FAQ emesse dal PEFC Internazionale a seguito dell'annuncio che tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato "legname di guerra"